lunedì 9 settembre 2013

sbarco sulla luna



Sonno arretrato in questa domenica di settembre.
Credo di svegliarmi davvero solo verso le nove quando realizzo di aver messo piede sull'altopiano delle Pale di San Martino.
In questo pianoro irreale, le nuvole sono scese ad avvolgerci. Dovrebbe forse dispiacermi un po', invece in questo clima ovattato, come dentro una gigantesca bolla di sapone, l'emozione mi isola, sento gli occhi luccicare, lo spettacolo è grandioso.
Incantata procedo con gli amici tra le nebbie che risalendo scalano le vette della catena e  ci regalano sprazzi luminosi di sole che invitano a seguitare il cammino che avrebbe ispirato il romanzo “Il deserto dei tartari” di Buzzati.
A dispetto di questo non è l'attesa il sentimento del giorno ma, ancora una volta, una grande meraviglia. Che mondo di pietra fantastico questa distesa che ricorda il deserto, che suggestione impagabile la percezione del respiro  della montagna così forte come non mi era successo mai, via via più naturale fino a confondersi col mio.
Un attimo di disorientamento, la gioia di ritrovarmi, la preziosità dei sorrisi amici.
Volevo forse la luna... oggi l'ho avuta per davvero!

La consolazione, la felicità era tale che il modo di raggiungerla non aveva più alcuna importanza.
(da "Un Amore" di Dino Buzzati)