martedì 31 gennaio 2012

basta fare del tuo meglio


A differenza della lunga serie di giorni precedenti, oggi il cielo è proprio grigio e le previsioni meteo non prospettano niente di buono, ma una telefonata di prima mattina è per me una fantasmagoria di colori,  un caleidoscopio, un'iniezione inaspettata di umore buono.
Sicuramente la lunga giornata lavorativa mi impedirà di onorare il giorno 31 con la luce del giorno,  ma tant'è, - se disfida ha da essere,  disfida sia! - e come si dice..se ieri ho fatto 30, oggi  non farò 31?
Eccomi allora, giunta la sera, arrivare a casa proprio infreddolita.  Le mie mani indicheranno quanto caldo sia il mio cuore ma non vogliono proprio saperne di scaldarsi se non dopo aver stazionato per buoni cinque minuti nei pressi della stufa a legna in cucina.
Ah, come si sta  bene qui al calduccio !!
Ma il richiamo della...disfida ormai fa parte di me, devo uscire perfino in questa gelida sera d'inverno. Scelgo allora la più calda delle mie felpe e indosso un paio di calzettoni coi quali forse potrei addiruttura camminare senza scarpe, da quanto sono pesanti, infilo giacca, guanti, girocollo e parto decisa nella sera ascoltando la musica più ritmata che trovo nell'i-pod.
Dopo circa dieci minuti intravedo davanti a me due figure di donna che camminano, scarpe da ginnastica ai piedi, con passo sostenuto. La musica nelle orecchie mi invita ad aumentare il passo e decido dapprima di raggiungerle, poi di sorpassarle e infine nientemeno di...seminarle!! Maddaiiii !!! Allora è proprio vero che basta lasciare andare le gambe! Fatto stà che arrivo a casa addirittura prima che finisca la mezz'ora, come non era mai successo! Così faccio dietrofront e corro al supermercato a comprare le arance appena in tempo prima dell'orario di chiusura.
Prima di entrare in casa guardo nel cielo una velata  mezzaluna che cerca di riemergere da dietro le nuvole e aspetto, sguardo all'insù, con il vento che muove le piante, che finisca canzone di Vasco:
Credi che.....ci si arrivi mai...
basta solo tendere....più che si può....
l'arco che hai
non importa....fare sempre centro
basta solo....fare del tuo meglio...
è abbastanza sai!
Sì, per oggi può bastare!







lunedì 30 gennaio 2012

nel vento

Guarda sempre con gli occhi di un bambino e il cuore di un innamorato e la vita ti renderà molto

Ho appena pranzato e fuori c'è un sole bellissimo!
Considerato che i prossimi giorni passerò i pomeriggi in ufficio, decido che la  tappa n.30 della disfida di e-podismo, avrà luogo sotto il sole perchè oggi non ho proprio voglia del giretto urbano serale, diventato ormai monotonia.
A una velocità supersonica che solo una reginetta delle casalinghe - quale non sono - potrebbe avere, dispongo svelta i piatti in lavastoviglie, stendo al vento la biancheria appena tolta dalla lavatrice, sistemo un po' in giro e ....viaaaaaaa
Afferrati i miei fidi bastoncini da nordic a passo deciso mi avventuro nella campagna, il vento muove le piante, mi soffia sul viso e sembra sussurrare che ho fatto bene ad uscire per gioire  della natura vivendo questa suggestione di leggerezza.
Si percepisce la sensazione che ormai i giorni si stanno allungando. Avanzando tra  i filari delle viti mi rallegro di non trovare le zanzare che abusano di me come invece succedeva d'estate, quando al tramonto venivo qui  a cercare un po' refrigerio sperando di vedere i leprotti.
Vivo davvero in un bel posto e pensando a quanto sono privilegiata, mi avventuro nel bosco dove i bucaneve ormai non si contano, superando anche oggi la mezz'ora di camminata canonica senza problemi e in rilassatezza.
Altri settanta giorni  e il traguardo sarà raggiunto !





domenica 29 gennaio 2012

50 gambe a spasso


Oggi con 24 amici dell'ARGO a colle San Giorgio!!!
Mi son trovata inverosimilmente a fare da guida e perciò, entrando nella parte, all'urlo di avanti miei prodi , siamo partiti alla conquista della nostra mattinata spensierata.
Credo di poter affermare che ci siamo divertiti tutti tra battute, scherzi e ...lezioni d'inglese molto sui generis. L'ottima merenda collettiva e l'impareggiabile compagnia hanno supplito al panorama parzialmente offuscato dalla foschia della pianura.
Gran bella giornata, nuove amicizie e la disfida è stata scontata come per incanto.


sabato 28 gennaio 2012

dentro la bolla


Avrei tante di quelle faccende da sbrigare... Invece eccomi qua salda all'impegno di e-podismo a ritagliarmi un po' di tempo per mantenere la promessa.
Eh già, anche se ironicamente più di uno s'informa sullo stato della disfida sperando io possa aver ceduto, non illudetevi miei cari !!!
Stasera mi accompagna la PFM  con una musica malinconica e struggente. Ho l'impressione di essere in una di quelle palle di vetro con dentro la neve, in un mondo parallelo ed emozionante, dove io e miei pensieri siamo agitati, poi torna la quiete, poi ancora un turbine... 
Cammino veloce.
Sento così vicine le persone lontane a cui voglio bene che adesso mi sembra di stare in una bolla di sapone che vola leggera verso di loro, lo sentiranno?
Ora dribblo fra un gruppetto di persone, sorrido.
Poco più di mezz'ora, sono a casa, la bolla è svanita e io corro a preparare le frittelle! 
Quanto bene mi fa 'sta disfida!

 

venerdì 27 gennaio 2012

in avanscoperta


Oggi in compagnia del trio Angy-Mirta-Elena alla conquista del colle di San Giorgio!

In previsione dell'escursione col gruppo del nordic prevista per domenica, quando
  - udite, udite - dovrei essere la guida (sic) , ho avuto la saggia illuminazione di andare a provare il percorso con le amiche, così per stare tranquilla. 
Dopo una prima banale e innocua  salita su asfalto, un dedalo di sentieri che non ricordavo mi ha confuso le idee non essendo più certa quale dei tre dovessimo imboccare.
Poichè la nostra meta era la sommità del colle più alto, abbiamo escluso il sentiero in discesa poi, dato che avevamo intravisto il sacello da visitare a est, abbiamo escluso il sentiero ad ovest  e infine, (aiutooooo!!!) grazie al nostro prezioso intuito femminile, abbiamo preferito scegliere quello che... stava nel mezzo!!

Quindi abbiamo proseguito "imperterrite" fino alla sommità del colle, neanche a dirlo chiacchierando allegramente.

Una volta giunte ed  ammirato il panorama annebbiato da una certa foschia,  siamo scese godendo  di un  gran bel tramonto e recuperando le eventuali calorie perdute tout de suite in pasticceria con una calda e rassicurante tazza di cioccolata con panna!




luna crescente

26 gennaio
Appena finito di cenare.
In cucina la stufa a legna ha portato al temperatura fino a 23.8° e io, così costipata da un raffreddore come mi ritrovo, cerco di trovare la motivazione per allontanarmi da questo dolce  tepore ed uscire nella notte all'addiaccio per partecipare alla disfida , giorno 26/100.
Imbaccuccata più che mai parto. Fuori è illuminato a giorno, la vicinanza agli impianti  sportivi a volte fa di questi scherzi, cerco la luna e dal cielo uno spicchio giallo bellissimo mi incoraggia a partire.
L'ipod propone musica tranquilla stasera, passando noto giovani calciatori che si stanno preparando alla partita incitati da allenatori esigenti.
La notte dei desideri di Jovanotti mi accompagna e mentre le gambe vanno mi perdo nel sentiero dei pensieri  per...cercarmi.
Incrocio tre podisti, la solita coppia e solo qualche auto e  anche per oggi la disfida è andata!
Quando sono ormai a casa la mia ombra si proietta lunga davanti a me e io la inseguo, così come inseguo i miei sogni.


mercoledì 25 gennaio 2012

ancora in gara


Un quarto della disfida è andato e sono ancora in gara.
Giro della campagna in pausa pranzo con "le amiche del mercoledì".
Anche oggi camminata veloce che supera di poco la mezz'ora canonica richiesta dalla disfida, temperatura quasi primaverile, sole splendente, chiacchierata sciolta ;-)



martedì 24 gennaio 2012

è arrivato


Eccolo.
Oggi, ventiquattresimo giorno della disfida, scendendo dal letto, già dall'alba ho dovuto fare i conti  con un fastidioso mal di schiena.
Il primo pensiero va alla disfida... nooooooooooo...ma poi mi ricredo immediatamente pensando, ma che diamine, sarà mica  un dolorino a farmi desistere!

Nella pausa pranzo Francesco mi fa partecipe alla sua impresa mostrandomi le foto del suo Cammino di Santiago intrapreso la primavera scorsa. Sfogliando l'album resto a bocca aperta...chissà se avrò mai l'occasione di fare qualcosa del genere.
Apprendo che c'è la tradizione di portarsi un sasso da casa e poi metterlo in un punto prestabilito, la croce di ferro, che si trova tra Foncebadon e Manjarin come per testimoniare di liberarsi di qualcosa . Ebbene, quando riuscirò ad arrivare almeno fino a Piazza del Diavolo sulle Vette feltrine - mia prossima meta-obiettivo-sogno - anch'io porterò un sasso da casa, è deciso !!!

Dopo la giornata lavorativa con la costante non desiderata, arrivata finalmente a casa, celebro un matrimonio fra i rimedi della nonna e la moderna farmacopea, per liberarmi da qualsiasi acciacco ed essere pronta più che mai ad affrontare positivamente la tappa numero 24.
Accompagnata da qualche bella folata di vento che scompiglia i capelli e rischiara le idee, percorro il solito giro serale urbano senza infamia e senza lode, ma con la grande soddisfazione di non essermi arresa e...good bye, maldischiena!
P.S.: stasera ho incontrato ben 4 podisti, chissà se parteciperanno anche loro come me  alla disfida di e-podismo...

lunedì 23 gennaio 2012

la sera del lunedì

E' ormai tardi quando mi decido a lasciare il tepore della mia cucina per onorare il giorno 23 della disfida.
Il pregio di e-podismo nell'architettare questa cosa è stato proprio quello di smuovermi, farmi uscire anche quando proprio non ne avrei avuta l'intenzione.
Una volta fuori sono contenta, mi stupisco della temperatura che immaginavo più rigida e parto al ritmo di Orinoco flow di Enya nella notte!
In giro non c'è un cane, e per fortuna, visto che ne ho timore...
Incontro invece la "strana coppia" che ogni sera, alla stessa ora, giorni feriali e festivi, estate e inverno, primavera e autunno calca sempre il medesimo percorso a quell'ora precisa nella medesima direzione, il marito davanti seguito a un metro dalla consorte. Li saluto, ma come ogni volta che li incontro non ottengo risposta, e che ci vuole a sbiasciare un buonasera o almeno un ciao, su !
La mezz'ora passa e va. Castelcucco centro by night non è un granchè e non è  in grado neppure di offrire  un brivido visto che la colonnina di mercurio segna +5°.
Avvicinandomi a casa sento tuttavia il beneficio di questa camminata, alzo gli occhi verso la volta celeste e  mi godo per qualche minuto lo spettacolo del firmamento.
***23***




domenica 22 gennaio 2012

piccolo mondo antico, ovvero un'escursione "bellotta"

 
L'escursione odierna ha inizio attraversando una passerella sopra una valle profonda, e io incredibilmente non ho nessun timore perchè mi diverto perfino quando dondola, e mi trovo ad esclamare forte che bello, che bello, che bello !!!
Bastano pochi passi e si è catapultati fuori dal mondo,  le radici degli alberi sembrano gradini sul sentiero in salita . Mi piace.
Ho già il fiatone, che sarà mai...però non mi lamento, la natura circostante ripaga davvero della fatica e chi mi accompagna nel viaggio,  graziandomi con qualche pausa, la trasforma in un vero piacere.
Qualche tratto del terreno è un po' ghiacciato, più avanti sulla via sembrano salutarci dei fantasiosi spaventapasseri, sul lato opposto della valle noto degli strati di roccia che mi incuriosiscono.
Un corvo imperiale si libra in volo e volteggiando in alto gracchia sopra di noi.
Procediamo serenamente fino a una chiesetta linda e curatissima che varrebbe... una messa (ah, don Gallo...)  e, sorpresa dalle opere di cultura popolare al suo interno, torno col pensiero al tempo andato.
Proseguendo il cammino, mi sento come fossi in paradiso e, giunti a un bel pianoro,  si scorgono delle vecchie case che sembrano disabitate, se non fosse per il filo di fumo  che esce da un camino. La nostra meta.
Sto ammirando un bel lavatoio all'esterno quando ci viene incontro sorridente Giulio che ci fa accomodare nel tepore della sua cucina offrendoci un the che a me sembra davvero il più buono del mondo.
Che onore trovarmi in un posto così incantevole che neppure nei sogni avrei potuto immaginare, si respira  serenità.
La cucina rispecchia la persona del suo proprietario: calda, accogliente, pulita, con un autentico e sincero sapore di antico e mi compiaccio tra me scorgendo là, dove si potrebbe immaginare un televisore,  far bella mostra di sè una copia nuova fiammante del vocabolario Devo-Oli.
Da un po' di tempo a questa parte sto conoscendo delle persone così ricche che mi fanno proprio stare bene e, allargando i miei limitati orizzonti, mi migliorano. Sono fortunata!
Il ritorno rilassato, calpestando in discesa un soffice sentiero di foglie secche fino alla passerella sul Vanoi che ci riporta nel mondo, mi sembra velocissimo.
In auto verso casa, con sottofondo musicale adeguato, rivedo mentalmente le scene appena vissute ma le immagini, i suoni e le voci,  mi accompagneranno ancora fino al termine di questa placida giornata e di sicuro anche oltre.
***giorno 22***




Oregne


Catalogherei l'escursione odierna alla voce "scampagnata in allegria".
Passeggiata nordic effettivamente "facile facile" dato che in verità mi sarei aspettata qualcosa di più.

La cornice delle montagne della vallata bellunese è un contorno davvero meritevole di essere ammirato mentre calchiamo i sentieri previsti dall'organizzazione.
Tutto fila liscio a parte il ruzzolone senza gravi conseguenze di un'amica.
L'ormai tradizionale tappa brulè è al solito molto gradita e divertente, ottima occasione di coesione del gruppo, come credo comporti la tradizione montanara.

Gran finale ai..bagni chimici, dove, bellezze al bagno, ne combineranno di ogni sorta sbellicandosi dalle risate, che novità...

La disfida continuaaaa !!

sabato 21 gennaio 2012

un quinto



Oggi  ritmo frenetico. Tuttavia le attività extra rispetto alla giornata tipo, non mi impediscono, quando ormai sono le cinque del pomeriggio,  finalmente di partire per il ventesimo appuntamento con la disfida dei 100 giorni. 
Per festeggiare il raggiungimento della prima frazione di cinque, stasera raggiungo  la mia amica Isa, che a sua volta ha raggiunto la sua amica Franca nella sua abitazione tra gli olivi in posto panoramico sul colle sopra la chiesa di Castelcucco.
Ormai siamo all’imbrunire,  non ero mai salita da queste parti a quest’ora, temo che presto sarà  buio perciò accelero il passo. Avverto un dolorino fastidioso a un muscolo delle gambe fin’ora sconosciuto,  ma tu guarda cosa succede a cambiar scarpe…salgo comunque imperterrita.

Nelle orecchie i Supertramp con “goodbye stranger” sono la colonna sonora giusta e,  girato un tornante, con grande sorpresa, i miei occhi (e ...non solo) si perdono all’improvviso in… un tramonto da favola !!!
Meraviglia a  ovest verso Bassano,  i toni dell’azzurro, rosa, giallo, arancio e viola si mescolano nel sereno per dare una lucentezza  che irradia ogni cosa con un fascino che mi commuove.

Così imbambolata, vado avanti e poco dopo mi trovo  davanti al cancello dell’abitazione dove con un’accoglienza davvero calorosa resterò un poco a conversare in armonia,  prima di scendere in auto con Isa verso casa mia dove ceneremo assieme.

giovedì 19 gennaio 2012

canne d'organo


Ho poco tempo, più tardi aspetto visite. Siamo già a metà pomeriggio e ancora non sono uscita per onorare la disfida. Faccio del mio meglio per sbrigarmi e poco dopo, ben imbaccucata, riesco ad uscire per il mio compitino.
Brrrr...questo frescolino, accompagnato da una certa nebbiolina che fa tanto umidità, sarebbe di certo  bastato per farmi fare un'immediato dietrofront se non fosse che ormai sono arrivata al giorno 19 e ormai,  come dice il sig. E-podismo, dovrei averci fatto quasi l'abitudine.

In effetti è vero, mi fa bene, ne sento il bisogno, credo sia positivo.

Oggi non posso darmi mete "esotiche" starò quindi nei dintorni di casa cercando un itinerario alternativo per quanto possibile.
Il terreno è ghiacciato e le mille scie del "Ciao" di mio nipote adolescente segnano il primo tratto del sentiero. Mi avventuro nella valletta sottostante e subito, sarà per il servizio sentito pranzando al tg3  sugli organi delle chiese o chissà, mi vengono in mente le "canne d'organo" che si possono trovare in in questa stagione scendendo ancora soltanto un poco. Sarà freddo abbastanza?

Eccole! Che bello! Qui l'acqua gocciola e si ricongela formando dei ghiaccioli, simili alle stalattiti !!!!
Mentre mi avvicino per scattare qualche foto faccio attenzione a non calpestare i bucaneve che sbucano tra le foglie secche dei castagni.
Ascolto "Orinoco Flow" di Enya, atmosfera perfetta !!
Soddisfatta, ritorno sui miei passi,  solo un po' dispiaciuta che la disfida odierna  sia già conclusa.



Più tardi completerò la giornata e-podistica uscendo ancora a passo svelto per andare a piedi a comprare il grana al supermercato, altrimenti che finocchi gratinati avrei sfornato per cena?
La cena del diciannovesimo giorno ;-)



solo gli imbecilli non si sbagliano mai


Ore  2:32. Mi sveglio, i cani abbaiano. Malgrado abbia sonno stranamente non riesco a dormire e così ...no, non sono cosi pazza da partire per la disfida,  ma si i mettono in moto ... i pensieri. 
Uno di questi lo catalogo come idea brillante nell'oscurità, non vedo l'ora di comunicarlo e poi attuarlo, ma come ho fatto a non pensarci prima? A breve ci sarebbe proprio l'occasione giusta.
Ore  9:00. L'idea che mi sembrava tanto buona è stata gelidamente già rifiutata, ah bene!
Per fortuna all'apertura dello sportello la mattina comincia a scorrere fitta e i miei clienti se ne vanno sorridenti. 
A seguire vivo  l'esperienza pesante di sentire in fila  la versione di un'operaia in  mutua da un anno per un intervento malriuscito e quella contraria e furibonda del suo datore di lavoro che compare proprio nel momento più sbagliato,  e  sfoga  furibondo le sue ragioni con me, neanche fossi  un giudice delle controversie sul luogo di lavoro. Sono sconvolta.
Voglio uscire di qui, andare a fare la mia passeggiata e, soprattutto pensare solo agli affari miei perchè se darmi da fare per aiutare gli amici può provocare  dei malumori allora dico anch'io come quel tale: "solo gli imbecilli non si sbagliano mai" .

mercoledì 18 gennaio 2012

niente di nuovo sotto il sole

Oggi diciottesima passeggiata ad andatura sostenuta della disfida di e-podismo.
Niente di nuovo, solito giro della campagna in pausa pranzo, sole splendente, temperatura più che accettabile per la stagione.
Stavolta siamo solo in due, parliamo tutto il tempo ma potremmo anche stare zitte dato che quel che dice una è quel che pensa l’altra e viceversa.
È bello quando hai l’approvazione completa di un’amica. Trovare una volta tanto qualcuno che pensa proprio come te è una gran bella soddisfazione. È come ribadire quell’adagio “Io ho sempre ragione e quando ho torto,  ho ragione ad averlo”.



martedì 17 gennaio 2012

appuntamento...sotto la gru



Per il giorno 17 della sifida non immaginavo certo di fare una passeggiata con un panorama così idilliaco.
Già l'oroscopo, sentito alla radio di primo mattino andando al lavoro, prospettava una giornata con poche note positive. Se aggiungiamo una certa ansia per motivi di salute di una persona a me vicina, mi si illustrava una giornata davvero piuttosto grigia e il timore di non riuscire ad onorare la tappa epodistica di oggi sembrava piuttosto concreto.

Una frase condivisa su FB proprio ieri recitava così:
Non diventare mai pessimista: un pessimista l'azzecca più spesso di un ottimista, ma un ottimista si diverte di più. E nessuno dei due può cambiare la marcia degli eventi.
Ho voluto farla mia e mentre in auto mi dirigevo verso l'ospedale di Feltre,  ho avuto una  notizia che neppure il più fiducioso degli ottimisti poteva prospettare avverarsi !
Così a metà pomeriggio mi sono trovata ad avere del tempo libero, ottima occasione per onorare la disfida quotidiana proprio a Feltre, cittadina che mi piace tanto e dove in gioventù ho frequentato la scuola.
Un'occasione fortunata ha fatto sì che mi mettessi in contatto telefonico con colui che, similCaronte, mi ha traghettata da un po' di tempo a questa parte, in un mondo di camminate, montagna e ultimamente perfino di disfide podistiche, che davvero mai e poi mai, avrei immaginato di praticare!!
Stabiliamo l'appuntamento per la passeggiata del giorno 17 sotto una gru, elemento ben visibile, nel quartiere feltrino di Boscariz. Ebbene,  un dedalo di strade e stradine  mi portano sempre a un passo dalla meta ma, dannazione,  ogni volta in un vicolo cieco come fossi nel labirinto di Cnosso! Quando ormai sto per gettare la spugna e, guai l'avessi fatto, eccolo là finalmente il mio Virgilio che spunta all'orizzonte!
Ci dirigiamo verso un posto, Altin,  che mi sembra di conoscere e mi torna alla mente una bella passeggiata assieme agli amici del nordic walking nel mese di  luglio, dove ero arrivata al traguardo a bordo di...una vecchia carriola ! Non mi sbaglio e la partenza è nei pressi di una bella chiesa che purtoppo, essendo privata,  sta andando in rovina così come le case del borghetto, che peccato...
Certo che, con tutto questo camminare, il paragone tra me e gli  ignavi del terzo canto della Divina Commedia condannati a inseguire un'insegna per l'eternità, sorge spontaneo, ah, ah , ah !  Eppure non sono proprio tipo da non prendere posizione, non mi sembra affatto di adeguarmi sempre all'idea del più forte senza averne una mia ...e poi io cammino davvero volentieri, non come una condanna !
Oggi poi, con una guida del genere che senza mai fare il saputello snocciola informazioni sull'ambiente circostante con competenza e al tempo stesso la naturalezza di chi vede oltre le banalità, ho passato un'oretta e più camminando in un posto così piacevole e rilassante da sentirmi totalmente appagata. Le montagne da ammirare, fino a ieri così lontane da me e che adesso mi pare perfin di conoscere, i prati, il bosco, le vecchie case,  le primule, i cavalli, le pozzanghere ghiacciate, il tramonto  e la dolcezza infinita del panorama, hanno fatto di questa giornata una cosa speciale, che serberò come un caro ricordo.

Considerazione di fine giornata: se non mi fossi decisa a mettermi "in moto" , quanti posti, momenti e amici meravigliosi mi sarei persa...

(e anche il giorno 17 , e che giorno, è andato...)


lunedì 16 gennaio 2012

nostalgia


Oggi, sedici gennaio passeggiata, chiacchierando a più non posso,  con la mia sister di lungo corso. Finalmente e' arrivata mia sorella !!!!!

Ormai sono diventata atleticamente esigente (ah ah!)
Non contenta della mia performance del dopo pranzo, dato che il ritmo del passo, a pensarci bene era assai blando,  ho pensato di migliorare col dopo cena.

Eccomi così a sfrecciare per le vie di Chateucuc dopo la telefonata di auguri al mio figliolo che  in Aquitania ha trovato motivo di studiare con più soddisfazione che in patria.
Oggi è il suo compleanno e nel cielo splendono le stelle, invece il giorno in cui è nato nevicava così' forte che ho temuto seriamente di dover partorire in auto sulla via dell'ospedale che sembrava lontanissimo...

Mentre cammino la mezz'ora mi scorrono davanti ricordi di venticinque anni...ah piccolino, quanto ti piaceva sentirmi leggere le storie di Bussi & Bello....scatole e scatole di Lego...quanto tenero eri con tua sorellina...in seguito quanto critico invece eri con certi insegnanti che catalogavi come "incopetenti"...quanto ribelle nell'adolescenza...ma il ricordo che stasera sta davanti agli altri,  è la frase di Benjamin Fanklin che ti avevo trascritto in un foglietto assieme a un piccolo regalo al ritorno da un colloquio coi tuoi professori in seconda superiore:
Un uomo che investe in sapienza nessuno potrà portargliela via. Un investimento in conoscenza paga sempre il massimo interesse.
Beh, credo che, alla faccia della crisi,  tu sia un ottimo investitore figliuolo, un bacio e tanti auguri!!!!


P.S: giorno 16: missione compiuta!!!!


domenica 15 gennaio 2012

dal sacro al pro...secco

 
Oggi sto davvero bene, anzi di più; mi sento le 7 beatitudini fatte persona !

A volte gira bene a volte gira male, e oggi splende il sole su di me direbbe il grande Jovanotti.
Grazie all'invito di Barbara, conosciuta a Vallon Scur,   i gemelli diversi,  sister Angela ed io,  siamo andati a camminare col gruppo del nordic Montello.
Oltre che dai posti veramente stupendi, sono rimasta piacevolmente colpita dalle persone che ci hanno accolti così amichevolmente da farci sentire subito dei loro anche senza conoscerci.

Ho riso con Stefania, così atletica, presente in tante foto del libro del guru italiano del nordic walking, quando parlando dei "miracoli del N.W." abbiamo ipotizzato la mia eventuale partecipazione al posto suo  nel prossimo libro di Pino Dellasega, a patto che in copertina nell'angolo in basso a destra figurasse la faccia di Brosio.


Ho affrontato il tratto in salita con Silvio per l'occasione senza  fischietto, dove per non farmi accorgere in debito di fiato, ho sempre annuito per far parlare lui, eh eh...argomento: Medjugorje! (sic)
Lungo tutti gli otto chilometri del percorso, proprio adatto per mettere in pratica la tecnica della nostra attività sportiva preferita,  qualcuno si è sempre avvicendato a parlare amichevolmente con noi, gruppetto dei nuovi arrivati e sconosciuti ai più. Persone brave veramente, sempre sorridenti e precisi al tempo stesso nell'organizzazione.
In distanze ristrette abbiamo visto carpini, frassini, castagni, querce, aceri e noccioli.  Poi campi coltivati, vigneti di prosecco DOCG e lambito perfino il greto del fiume Piave. Una natura meravigliosa !!!



Ci siamo lasciati puntualmente all'ora preventivata, tra mille sorrisi che sentivo sinceri, con la sicurezza di rivederci ancora e presto, e perfino ... un viso un po' abbronzato dal sole di gennaio!

Ritorno col volantino delle prossime organizzatisime "winter nordic walking" ovvero camminate con le ciaspole, cosicchè potrò finalmente esaudire il desiderio - anche mio - di una certa personcina riccia alla quale voglio veramente tanto bene.




sabato 14 gennaio 2012

domani è un altro giorno

Non è stata una gran giornata, ma domani è un altro giorno!


P.S.: Impegno del giorno 14 rispettato

venerdì 13 gennaio 2012

eh già...

Eccoci, mi sento nervosa e non so perchè. Credo di dover trovare una valvola di sfogo, non voglio arrabbiarmi con nessuno, purtroppo una volta al mese, chi capita, capita, mi succede...
Fortunatamente devo ancora fare la mia mezz'ora della disfida, quindi cerco di sbrigare quante più faccende possibile in velocità per partire.
Destinazione Rocca d'Asolo.
Parcheggiata l'auto al "Casonetto" infilo nelle orecchie il lettore mp3. Oggi ho la musica di Francesco, con il quale ci siamo scambiati spesso consigli su libri e trasmissioni radiofoniche in podcast da ascoltare durante i numerosi tragitti automobilistici da pendolari che ci accomunano per frequenza.
Il percorso che ho scelto è subito in salita, nelle orecchie "Call me" di Blondie mi dà il ritmo, lo sguardo è basso, una nebbiolina fredda mi circonda e io elenco mentalmente tutto quello che non sopporto.
Quando è il turno di Patti Smith e Because The Night, mi sono un po' calmata, non ho più freddo e il mio sguardo è fisso sulla rocca, là in alto.
Immersa nei miei pensieri mi accorgo di essere già all'inizio della scalinata che porta alla meta. Il fiatone comincia a farsi sentire ma non abbasso il ritmo, ora ascolto Eh già di Vasco Rossi ...."il freddo quando arriva poi va via"....approvo..."sembrava la fine del mondo ma sono qua e non c'è niente che non va", si hai ragione Vasco ora sto bene, "col cuore che batte più forte" sono quasi in cima, batte sì sto cuore, forse troppo, sto ansimando... oddio potrei  morire!!!! E con un flash mi trovo, come Tom Sawyer, a immaginare il giorno del mio funerale dove i commenti si sprecherebbero: è tutta colpa del nordic walking - chi sarà quel tipo che l'ha convinta a partecipare in sovrappiù alla disfida dei 100 giorni -  queste sedentarie fuori di testa che vogliono far le atletiche - bei amici sì - e il marito? doveva fermarla - era davvero tanto buona e cara (lo si dice a tutti i funerali...)
Invece :
con l'aria, col sole con la rabbia nel cuore con l'odio, l'amore in quattro parole io sono ancora qua eh, già eh, già io sono ancora qua
canto mentalmente assieme a Vasco quando arrivo all'ultimo gradino col tempo di... 22 minuti e otto secondi !!! Possibile???
Incredibile ma possibile a quanto pare.
Accaldata e felice, comincio a scendere con "Girl, You'll be a woman soon" di Neil Diamond, ritmo perfetto. I noccioli sono già fioriti, sul giardino di una villa vedo una statua della Madonna e in un attimo mi trovo a passare sotto i portici di via Browning come una freccia rispetto agli altri passanti. Dopo l'ultima salitina del giorno verso il grand hotel "Al sole" imbocco quella che sarà la lunga discesa che, nel tratto finale sarà accompagnata da "O sarracino" di Renato Carosone.
Per seguire il ritmo arrivo sorridendo all'automobile praticamente...correndo !

Anche il giorno 13 è stato "santificato" !







giovedì 12 gennaio 2012

Asolo


Oggi pomeriggio non appena scendo dall'auto per dirigermi presso la fornitissima biblioteca di Asolo, sono avvolta e inebriata  da un certo profumino delizioso che invade tutto il circondario, saranno gli effluvi di "Asolo dolce" la nota ditta di prelibatezze? Chissà...
Quando esco  soddisfatta  coll'ultimo libro di Gianrico Carofiglio, quel profumino   è ancora là a inebriare le mie narici, meglio allontanarsi in fretta che  non vorrei avere un mancamento...ah ah!
Per onorare l'impegno del giorno 12, ormai che sono qua, decido di salire ad Asolo dal percorso pedonale del versante sud, che non ho ancora  mai calpestato.
Inseguita sempre da quel dolce profumino, mi diverto nello scoprire davvero sorpresa un sentierino così incantevole. La natura sembra davvero in fase di riveglio anticipato. Nell'ultimo tratto, quando ormai sto raggiungendo il centro storico incredibilmente senza fiatone, noto a terra delle piastre con note storiche progressive  sulla città in italiano e in inglese che non avevo mai visto prima.


Asolo è sempre bellissima a tutte le ore e in tutte le stagioni, oggi poi che non è giorno festivo si riesce a goderla ancora di più.
Raggiungo il castello della regina Cornaro in meno di trenta minuti, possibile? Mi sento quasi una turista e scatto qualche foto.

Scendo,  in  meno di venti minuti sarò ritornata all'auto incrociando un gatto nero, un bambino che schiacciava sassi su un muretto con un martello e un anziano sorridente col suo cane zoppo  e ancora quel forte profumo di dolci carnevaleschi che mi confonde le idee come fosse un miraggio olfattivo...

Lungo tutta la discesa un  incantevole tramonto sarà il premio per aver fatto "il mio dovere" anche oggi - dodicesimo giorno di cento -  della disfida di e-podismo!


mercoledì 11 gennaio 2012

le donne che sussurravano (si fa per dire) ai cavalli


Oggi si parte in compagnia dalla piazza principale di Quero, siamo in tre, il sole splende, la temperatura è di 5° e ormai la passeggiata del mercoledì durante la pausa pranzo è diventata un’assodata abitudine. Bene!
Incontriamo subito Ivano, nostro amico di camminate col nordic,  che però non accetta di seguirci preferendo piuttosto  le lusinghe prospettate dal pranzo caldo  che l’aspetta.
Ci incamminiamo per il classico “giro della campagna” quando scorgiamo un ceppo di legno in mezzo alla strada che può anche essere pericoloso per la circolazione delle auto.
A noi la protezione civile “ci fa un baffo”, difatti interveniamo in squadra con tempestività immediata per rimuoverlo dall’asfalto e, siccome nulla accade per caso, una volta rimosso,  cominciamo ad usarlo come attrezzo ginnico mentre camminiamo passandocelo "agilmente" a vicenda, proprio come fosse la cosa più naturale del mondo.
Intanto si unisce a noi, richiamata da siffatta agilità, un’ulteriore signora che ci accompagnerà fino al traguardo giornaliero.
Tenendo sempre ben sotto controllo l’indicatore di fiato,  dato dal riuscire a conversare mentre si cammina a passo svelto, la mezz’ora quotidiana passa in un baleno.
Quand’ecco che scorgiamo una giumenta bisognosa di aiuto e ci avviciniamo pronte per tentare un qualche tipo di soccorso.
Dentro un bel recinto dimorano dei cavalli, uno dei quali, purtroppo, è riverso  a terra.
Ecco allora le crocerossine veterinarie che entrano in azione, poiché è risaputo che i cavalli dormono in piedi, sentenziamo all’unanimità !
Di seguito le diagnosi in ordine sparso: è morto – è in fin di vita però respira ancora – sta partorendo perché il cavallo baio che in piedi le  sta vicino assistendo al parto così impacciato è il suo compagno – no,  non sta partorendo perché la mia gatta si dimenava come un’ossessa e miagolava – bisogna chiamare aiuto perché non si può di certo lasciarla partorire da sola - il cavallo in piedi è triste e rassegnato perché assiste all’agonia…
Mentre appoggiate allo steccato formuliamo un po' preoccupate tutte queste illazioni, passa un’atletica habitué del giro della campagna che si avvicina a noi rassicurante sentenziando: “Tranquille !! Sta soltanto facendo un pisolino, lo fa tutti i giorni a quest’ora , se passate fra un po' ve ne accorgerete”!!
Oh bella, non ci si raccapezza più in questo pazzo  mondo!
Un’altra delle nostre certezze vacilla…ma non dormivano in piedi i cavalli???

Fortunatamente rimane ben salda almeno  la sicurezza che questa disfida continuerà fino alla fine e la sua forza sta proprio nel sapere che i tuoi amici più cari e simpatici la stanno facendo volentieri in contemporanea con te !
Siamo a -89 e tutto va bene, anzi proprio benissimo !!!!


martedì 10 gennaio 2012

ho ancora la forza



                                         Anche il decimo giorno è andato !

Ho ancora la forza che serve a camminare,
picchiare ancora contro e non lasciarmi stare
ho ancora quella forza che ti serve
quando dici: “Si comincia !” 

lunedì 9 gennaio 2012

oh, mia diletta luna


La prima sveglia di casa oggi,  lunedì successivo alle ferie natalizie, suona alle cinque e venti.
Mi maledico di aver fatto così tardi ieri sera.
Dio vuole che non sia per me; mi riaddormento.
Implacabile, a breve, la doppia sveglia del mio cellulare chiama insistente, e proprio me stavolta, dannazione!

Poco dopo, l'acqua fresca sulla mia faccia è portentosa, mi sveglia così bene, che decido che oggi sarò di buon umore tutto il giorno!

La mattina lavorativa scorre intensa e veloce e mentre timbro il cartellino in uscita, la mia giovane collega m'invita provvidenzialmente a onorare con lei il nono giorno della disfida di e-podismo. Ma sì, ce farò ad essere a casa per le due...
Propongo un nuovo intenarario.
La vertiginosa discesa (eh,eh!) ci accompagna in un lampo all'antica chiesetta di San Valentino, ammiriamo il panorama e ovviamente, al ritorno, la salita è proprio dura...ma lo constatiamo, pant pant,  senza cantare.
Tempo: 22 minuti, fallito il primo tentativo del giorno.

Devo andare.

Più tardi, dopo pranzo, un bel sole mi invita ad approffittare di lui. No, non mi faccio pregare. Parto. Mi fermano sulla via...secondo tentativo fallito.

Poi mille impegni mi risucchiano nel loro vortice e solo a sera fatta, con la luna piena e luminosa, riuscirò nel mio intendo, ringraziando chi ha inventato questa curiosa sfida e chi mi ci ha indirizzata, grazie a voi il buonumore è ancora con me.

Anche oggi ce l'ho fatta !!!!!



domenica 8 gennaio 2012

giorno VIII della disfida


L’aspetto delle cose varia secondo le emozioni,
e così noi vediamo magia e bellezza in loro:
ma bellezza e magia, in realtà, sono in noi.
Kahlil Gibran
E' incredibile come si dia la preferenza a particolari differenti del paesaggio a seconda del nostro compagno sulla via e del nostro stato d'animo.
Oggi, calpestando lo stesso percorso per la terza volta in pochi giorni, ma in situazione differente da entrambe le precedenti, mi è venuto in mente Pirandello e "Uno nessuno centomila" che presto vorrei rileggere:
"Una realtà non ci fu data e non c'è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarà mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile."
Al di là delle citazioni letterarie, gran bel pomeriggio, come sempre del resto con gli amici del nordic. La mezz'ora quotidiana si è moltiplicata per cinque senza fatica, in buona compagnia si sta davvero  bene e, ridendo e scherzando, rimangono solo... (solo ??) 92 giorni al fatidico traguardo !