lunedì 28 maggio 2012

giardini asolani

27 maggio
In questa domenica ecco la prova che per godere di belle cose non occorre andare chissà dove.
Un tuffo nei giardini segreti di Asolo in serena compagnia mi diverte e meraviglia. Faccio scorta di buonumore perl'intera settimana a venire.
Salendo a passo svelto anche la disfida di e-podismo è stata rispettata, che potrei voler di più dalla vita oggi?

il vento caldo dell'estate

28 maggio
La necessità di muoversi ogni giorno per la disfida dei 100+ mi porta stasera,  malgrado diverse faccende che implacabili mi attenderebbero, ad attraversare il rigoglioso campo di mais  dietro casa e poi a scendere la valle fino al boschetto dal quale, salendo,  raggiungerò il mio percorso preferito.
La colonna sonora de "I pirati dei Caraibi" mi dà il ritmo e  carica giusta per uscire dalla fitta boscaglia  prima possibile, senza  imbattermi nell'addentato temuto cinghiale.
Seguo le stradine campestri ormai note fino ad arrivare,  proprio dietro al vigneto,  alla mia meta.
Eccomi , "sulla prua" di quel che immagino un grande veliero,  ad ammirare  la verde vastità della campagna sottostante e percepisco quella tranquillità interiore simile a quella che  mi potrebbe offrire l'immensità del mare...
Poi, tornando sui miei passi, una folata calda di vento  mi sorprende rumororeggiante tra gli alberi  e sembra spingermi  fin quasi a casa. Man mano che si placa  escono le lucciole a completare il delicato quadretto agreste e sono avvolta dalla consapevolezza di abitare in un posto bello dove la natura è sempre generosa.


sabato 26 maggio 2012

ipocrisia


"Se oggi non valgo nulla, non varrò nulla
nemmeno domani; ma se domani scopriranno in me
dei valori, vuol dire che li posseggo anche oggi.
Poiché il grano è grano, anche se la gente
dapprima lo scambia per erba."
(Vincent Van Gogh)

giovedì 24 maggio 2012

altavia



Questa sera con “i soliti noti” siamo a supportar l’amico Lucio, protagonista  a Pedavena, con personaggi importanti, della serata sull’Alta via n.2. 
Dopo una bruschetta allegramente divorata di gusto  in birreria,  ecco " l'allegra brigata",  affrettarsi alla “sala degli elefanti” a trovare un buon  posto per godere al meglio la serata.
Ci piazziamo, neanche fossimo degli alpinisti incalliti,  dalla seconda fila in poi, ma solo perchè la prima è riservata!  Davanti a noi sisters siederanno proprio i due alpinisti che per primi l’hanno percorsa per primi nel lontano 1969.  Uno dei due, neanche fossimo sue colleghe, si gira sorridente  e ci mostra soddisfatto  gli  articoli di giornale, le foto di allora e altro materiale originale che testimonia la sua impresa. Che tipo in gamba! Provo un po’ di imbarazzo al pensiero che io e Mirta saremo probabilmente le uniche presenti in sala a non essere neppure mai salite al vicino rifugio “Dal Piaz”, ma ci consoliamo a vicenda sussurrandoci che rimedieremo tout court. Lucioooo!!!!! 
In breve tempo la sala è gremita fino all’inverosimile ed è più piacevole di quanto potessi immaginare seguire i racconti di imprese così incredibili  narrate da uomini che l’umiltà fa davvero grandi. Chapeau !
Rivedo il mio prof di scienze dell'ultimo anno delle superiori.
Quando finalmente entra in scena il "nostro" recordman, alla sua presentazione,  un "ooohhh" di meraviglia aleggia in sala e in conclusione gli applausi sono fragorosi (qui la colonna sonora ideale sarebbe We are the champions).
Per quale caso del destino, noi, così "impediti" siamo diventati così amici di un simile fenomeno se lo chiedono in tanti; consapevoli del privilegio della preferenza e di andare a camminare con lui,  ne siamo onorati.

domenica 20 maggio 2012

sulle orme del cinghiale


L'hai fatta la "mezz'ora" oggi? A questo quesito di mio marito mentre ceniamo, mi trovo a rispondere, che accidenti no, non l'ho ancora fatta, me ne ero perfin dimenticata, possibile?, e adesso...piove!
Nessun problema, poco dopo partiamo con l'ombrello e attraversiamo i campi appena seminati di mais dietro casa, imbattendoci fin da subito nelle inquietanti orme dei cinghiali, troppe per i miei gusti e a quest'ora di sera per giunta.
Più giù dopo i vigneti, proprio dove un usignolo si esibisce in un avvicente concerto, attraversiamo il torrente gorgogliante e continuiamo la passeggiata  tra i ginepri in piena fioritura.
Ormai si è fatto buio e adesso il canto dell'allocco ci accompagna fino al carpino centenario che ha dato il nome alla via adiacente luogo dove anni fa una bambina trovò la morte come ricorda una piccola lapide.
Per fortuna non crediamo a certe leggende e continuiamo sereni per un tratto di campagna panoramico che ancora non conoscevo fino ad arrivare al ponte sul Muson, dove i miei giovani  nipoti sono soliti pescare le trote che talvolta generosamente mi regalano.
Ultimo strappo in salita nell'oscurità assoluta per un'ora abbondante di camminata inaspettata, spedita e gratificante.

in cammino fra i narcisi


19 maggio

Dopo soli cinque giorni, tornare qui con gli amici è una gioia immensa, il sole ci accompagna, la giornata promette bene.
Le facce sorridenti di tutti confermano quel che mi aspettavo, una serena camminata con  persone liete.
Poiché il significato dei fiori recita così:
Il narciso è simbolo di buon auspicio che induce ad emergere il talento nascosto in se stessi e ad assicurare il giusto riconoscimento nella carriera quale premio per il duro impegno nel lavoro. I narcisi rappresentano pertanto il dono migliore per coloro che stanno tentando di ottenere un avanzamento professionale e fortuna nella vita. Un mazzo di questi fiori allegri, che sembrano raggi di sole emanati dal suolo  portano felicità”  ho la conferma di trovarmi nel posto giusto al momento giusto, guidati proprio  dalla persona giusta !!!
Gli scatti delle digitali si susseguono per immortalare una fioritura così meravigliosa  che durerà ancora solo pochi giorni e il panorama mozzafiato. Tutti sono soddisfatti, le risate si susseguono ora qua ora là nella fila che sembra danzare fra i narcisi, ora come un’esplosione generale. Tant’è che questo sabato pomeriggio si trasforma in un divertente e sereno dì  di festa e ci lasciamo allegri augurandoci tutti che  la prossima escursione arrivi repentina.

giovedì 17 maggio 2012

per i campi di maggio


Stasera, dopo una bella scorpacciata di ciliegie colte direttamente dall'albero nell'orto dietro casa, parto per una passeggiata rilassante nei campi. Le gambe vanno che è un piacere, percepisco l'odore dell'erba tagliata da poco.
I faggi coi tronchi d'argento e le prime foglie verdi e lucide che si movono al vento,  lasciano cadere fiori e pollini come nevicata. 
Appezzamenti appena arati si alternano a campi d'orzo coi papaveri, e cammino guardando in lontananza sui colli, ora la Rocca d'Asolo ora il candido oratorio di San Giorgio.
Quando il percorso cambia direzione il Monte Grappa al tramonto diventa il mio faro e in un'oretta  abbondante sono a casa rigenerata.


lunedì 14 maggio 2012

neve di maggio


Una miriade di narcisi che danzavano nella brezza, meraviglia delle meraviglie
lo spettacolo che avrei seguito all'infinito. Profumo delizioso, emozione e stupore.  Risate di gioia. Timore di svegliarsi.

ormai bella abitudine, ho perso  il conto,ma si continua ogni giorno !!!


asolando

domenica 13 maggio
"Avanti, anima mia! E vidi una città, splendida di magnifiche architetture, perfette in ogni aspetto"
da "Asolando"-  R. Browning

Oggi con una cara Amica una piacevole camminata culturale lungo la via dedicata al poeta inglese che soggiornò ad Asolo presso La Mura e e poi  tra i luoghi dove l’artista soleva passeggiare, con letture delle sue poesie. Un omaggio al poeta ottocentesco nel duecentenario della sua nascita che mi ha fatto vedere Asolo con occhi diversi, trascorrere un piacevolissimo pomeriggio poetico con persone entusiaste, visitare il cortile dell'inarrivabile Hotel Cipriani con la sua vista da sogno.



Tra le citate e lette mi piace trascrivere una delle poesie della moglie di Robert Browning, Elizabeth Barrett:  
SE DEVI AMARMI
E se mi devi amare per null’altro sia

che per amore. Non dire mai "L’amo per il
sorriso, per lo sguardo, per il modo
gentile di parlare, per le idee
che alle mie s’ accordano, che un giorno
mi resero sereno". Queste cose,
mio Amato, possono in sé mutare o per te mutare.
Così fatto un amore può disfarsi.
E ancora non amarmi per la pietà che
le mie guance asciuga. Il pianto
può scordare chi lungamente ebbe
il tuo conforto, e perdere, così, l’ amor tuo.
Ma tu amami solo per amore dell’amore,
che cresca in te, in un’eternità d’amore!

 

giovedì 10 maggio 2012

profumo di fiori d'acacia


10 maggio

Mentre finisce di pranzare, mia figlia sedicenne mi interroga per sapere dove abbia intenzione oggi di camminare la mia mezz'ora di disfida. Mi propone,  grazie all'allenamento parigino, un giretto un po' più lungo del consueto. Tornando  da scuola,  ha adocchiato  la chiesetta bianca di San Giorgio sull'omonimo colle panoramico ed è là infatti  che vorrebbe accompagnarmi a  disfidare. Ovviamente non mi faccio pregare e accetto subito con entusiasmo. Detto, fatto, riassettiamo in fretta la cucina e via !
Raggiunta Asolo in auto, per ben iniziare affrontiamo in salita l' "incoraggiante" scalinata che porta alla rocca, per proseguire successivamente sul sentiero del versante nord.
E' un bellissimo e caldo pomeriggio di maggio e la provvidenziale ombra degli alberi ci evita di imperlarci di sudore fin da subito.
Mentre ammiriamo il panorama dei paesini ai piedi del massicccio del Grappa, avvertiamo un profumo intenso, dolce e penetrante: i fiori d'acacia in piena fioritura ci deliziano dell'aroma del  miele e col sottofondo dei fischi dei merli e il frinire dei grilli, avvertiamo che una sensazione di pace  tutt'attorno ci abbraccia benevolmente, una percezione delicata ed appagante.



Ridendo, scherzando, arrancando, arriviamo alla meta avendo incontrato due ragazzi in  mountain bike e due scattanti  walkers dalla tecnica nordic degna del "Pino nazionale". 
Uno  scatto d'orgoglio mi suggerisce un'andatura un po' più...briosa, ma temo non duri più di un paio di minuti vista la salita m'aspetta!
Giunte infine sulla  sommità del colle la brezza ci rinfresca mentre ammiriamo la pianura. Dopo un po' torniamo sui nostri passi soddisfatte.
Nelle due ore e mezza dei nove chilometri  di saliscendi tra i colli, mi  sento tanto fortunata e grata all'universo per avermi donato una figlia  che sento sulla mia lunghezza d'onda e per vivere in un ambiente così delizioso. 

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Gioisco compiaciuta fra le colline ma chissà se prima o poi riuscirò a fare altrettando su qualche vetta dolomitica...chissà...

Non c’è montagna più alta di quella che non scalerò
non c’è scommessa più persa di quella che non giocherò


Ville Lumière, nous arrivons! (1)

6 maggio
Ore 8:40 aeroporto di Treviso. Parto con Elena per un atteso fine settimana. Finalmente potrò stare con entrambi i  miei figli come non succede da tanto tempo, evviva ! Destinazione  Parigi, dove il mio primogenito studente "in fuga" ci raggiungerà da Bordeaux. Sarà una bellissima festa della mamma e sento di meritarmela.
 Il volo fila liscio ma biasimo le  hostess di Ryanair, costrette a vender a bordo di tutto,  perfino i "gratta&vinci" e questo dopo aver studiato chissà quanto..che pazzo mondo...
Arrivate a Paris Beauvais in perfetto orario mi stupisco con quanta semplicità, noi campagnole, raggiungiamo il punto d'incontro.
Ah che donne di mondo io e mia figlia !
E' bellissimo abbracciarci tutti e tre dopo più di 4 mesi, sono davvero felice, peccato non sia qui anche mio marito per riunire la famiglia al completo. Bando a sentimentalismi ci dirigiamo alla Bastille per la presa...della camera d'albergo.
Di seguito pranziamo al tavolino esterno di un bristot raccontandoci quante più cose possibili e poi via, alla scoperta di nuovi angoli della città che mi accingo a visitare per la terza volta.
Il nostro tour inizia nel pomeriggio dall'incantevole place des Vosges. Mentre passeggiamo nel cuore del Marais, delizioso quartiere che ancora non conoscevo, un cartello ci attira e uno sguardo d'intesa ci fa precipitare  nell'universo dell'illusione, della prestidigitazione, degli effetti speciali, del sogno e dell'arte magica!!! Sotto il villaggio Saint-Paul, attraversando stanze sotterranee risalenti ai secoli andati, ci troviamo a scoprire vecchie macchine misteriose e insolite, macchine segrete, robot, specchi magici e un'infinità di oggetti curiosi. Siamo divertiti e meravigliati. Lo sguardo di mio figlio è lo stesso di quanto da piccolo voleva capire come funzionavano i giocattoli, quasi quasi mi commuovo...se non fosse che, proprio in quel momento, entra in azione un vero mago con uno spettacolo di magia coinvolgendo anche mia figlia che se la caverà divertita parlando in inglese.
Ma chi l'avrebbe detto di passare un pomeriggio così a Paris?
Mezz'ora della disfida superata abbondantemente negli spostamenti, ma la giornata non è ancora finita...

paris5


paris4


paris3


paris2


martedì 1 maggio 2012

alla conquista del Grappa


Grazie al blog di Mario http://terre-alte.blogspot.it/, la puntata odierna della mia  100+ ha avuto stamattina il suo set lungo il sentiero 195 verso Castel Cesil sul Massiccio del Grappa, con la partecipazione straordinaria di...mio marito.
Decisione repentina che di buon mattino ci ha visti risucchiati dalla"valle della chiesa" sopra il tempio di Possagno.
Lungo il cammino, zirli di tordi primeggiano alla grande  sui fischi dei merli, mentre di tanto in tanto le capinere eseguono un gorgheggio come per informare che anche loro fan parte della colonna sonora della nostra escursione. Il cuculo  ci ritma il passo nel bosco dove i protagonisti assoluti sono  carpini neri, faggi, orni, sambuchi, noccioli e castagni. Alcuni di questi alberi sono così vecchi che di sicuro saranno stati testimoni di scene della grande guerra, altri hanno si fanno notare per la strana forma. 
Fiori ed erbe ingentiliscono e profumano il sentiero.
Quando dopo due ore siamo ormai vicini alla meta, ci infastidiscono i motori assordanti di moto fuoriluogo in quel contesto, che fracasso !
Un'altra coppia di escursionisti intanto sbuca da un altro sentiero e vuol socializzare. Dopo aver allegramente "attaccato bottone" i due ci invitano  ad unirci a loro la prossima domenica.
Tutt'a un tratto comincia a piovere e giocoforza decidiamo di tornare  sui nostri passi senza aver goduto appieno del panorama immaginato durante la salita.
La discesa è meno divertente perchè i nostri piedi si fanno ad un tratto protagonisti  nel far veder ...le stelle, ma comunque arriviamo a casa soddisfatti e con il proposito di approfondire la conoscenza del massiccio del Grappa nei giorni a venire.

panorama verso casa