sabato 9 novembre 2013

carpe diem



Una corsa ad ostacoli ottenere questo giorno di ferie.
Il meteo favorevole che mi solletica da una settimana, ieri sera ribadisce le previsioni con un cielo di stelle così luminose da accendermi l'anima. Fisso la sveglia per le 4:00 di stamattina.
Addirittura con una ventina di minuti di anticipo la precedo, così ho il tempo per gustare con calma il caffè e partire tranquillamente verso il punto d'incontro. Una meta dolomitica da cartolina ci attende, ci siamo finalmente !
Il trasferimento in auto verso il gelido lago di Misurina ci svela pian piano il nuovo giorno. La conferma della bravura dell'autista arriva a...catena. Infatti il primo tratto di strada verso le famose “Tre cime” è con nostra sorpresa impraticabile alle auto sprovviste di catene da neve.
Arrivati in qualche modo al suggestivo lago d'Antorno , prezioso bijoux che riflette le famose vette innevate, non ci perdiamo d'animo e come al grido di “avanti Savoia” con attenzione ci incamminiamo per qualche chilometro di ghiaccio in salita. Il sole ci accompagna facendo capolino ripetutamente tra le guglie di dolomia.
Il manto nevoso che in superfice svela dei favolosi cristalli di ghiaccio, sembra lievitare progressivamente diventando sempre più alto e soffice. I colori delle rocce, ora innevate ora illuminate dal sole, sono esaltati dallo sfondo del cielo blu.
Affascinata anche stavota davanti a tanta insperata bellezza, non so più dove orientare il mio sguardo, ho l'impressione di sognare, non immaginavo uno spettacolo così grandioso.
Con gli scarponi immersi nella neve assaporo ogni istante di questa grande gioia con leggerezza e gratitudine.
Fino a sera un susseguirsi di sensazioni, esperienze, incontri ricchi e straordinari.



sabato 2 novembre 2013

sul ponte Bassano a guardar lontano


« C'era questo di meraviglioso nel regno dei Longobardi: non c'erano violenze, non si tramavano insidie; nessuno opprimeva gli altri ingiustamente, nessuno depredava; non c'erano furti, non c'erano rapine; ognuno andava dove voleva, sicuro e senza alcun timore. » Paolo Diacono, Historia Longobardorum
L'escursione di questo primo sabato di novembre lungo il sentiero sulla sponda sinistra del Brenta mi catapulta nel passato. Ascoltando la guida, mi par di vedere i viandanti in preghiera prima di attraversare il guado nella chiesetta longobarda di San Bortolo o nelle chiese incastellate nei pressi della strada Imperiale che portava in Germania. Sulla sponda opposta si racconta di Ponzo di Melgueil, l'abate di Cluny che , di ritorno dalla Terra Santa, diede vita al progetto di costruzione di una grandiosa abbazia dedicata alla Santa Croce, il simbolo dei Crociati.
Fantasticando nel passato, procediamo spediti lungo la piacevole riva boscosa, stavolta senza troppo perderci in chiacchiere, complice un ritmo di camminata davvero sostenuto.
Il giro è lungo ma stiamo bene in questo gradevole percorso pianeggiante, respiro armonia e mi sento appagata.
Lungo il cammino, un  delicato pensiero  raggiunge mio padre che questi luoghi hanno visto bambino.
Coi miei amici conveniamo che “questi del nordic” hanno veramente il merito di aver schiodato da sedie e divani tante persone che mai avrebbero calcato questi e altri sentieri. Con gli amici siamo  allegri e rilassati, parliamo di neve, di ciaspe e di rifugi pensando alle prossime escursioni tra i monti.
Più tardi, zainetti in spalla,  in centro a Bassano visitiamo la mostra fotografica del CAI così abbigliati da escursionisti.
Divertita e compiaciuta, tra me e me sorrido di gusto.



lunedì 21 ottobre 2013

a volar con le foglie



Al punto di ritrovo ad aspettar gli amici per una titubante escursione di fine ottobre, sono avvolta dalla nebbia che pesantemente tarda a diradarsi.
Temperatura in discesa, pensieri in salita.
Si parte.
Alla chiusura delle portiere dell'auto, nell'abitacolo avviene la magia che mi catapulta oltre le nebbe interiori. L'immediato allegro chacchiericcio ci accompagna fino alla valle di Seren già tinta dei colori dell'autunno. Rossi, gialli, verdi e marroni ci regalano un panorama da sogno. Al nostro passaggio le foglie arruginite danzano nel vento e ci incantano.
I faggi sono i primi a lasciarle andare e il soffice tappeto rosso che formano a terra non c'è dubbio sia steso per il nostro quintetto, diretto verso la cresta del monte.
Ad ogni passo si respira armonia, si trova consolazione dagli affanni quotidiani, ci si stupisce, si scherza, si torna esageratamente bambini. Una ricarica di felicità.

lunedì 9 settembre 2013

sbarco sulla luna



Sonno arretrato in questa domenica di settembre.
Credo di svegliarmi davvero solo verso le nove quando realizzo di aver messo piede sull'altopiano delle Pale di San Martino.
In questo pianoro irreale, le nuvole sono scese ad avvolgerci. Dovrebbe forse dispiacermi un po', invece in questo clima ovattato, come dentro una gigantesca bolla di sapone, l'emozione mi isola, sento gli occhi luccicare, lo spettacolo è grandioso.
Incantata procedo con gli amici tra le nebbie che risalendo scalano le vette della catena e  ci regalano sprazzi luminosi di sole che invitano a seguitare il cammino che avrebbe ispirato il romanzo “Il deserto dei tartari” di Buzzati.
A dispetto di questo non è l'attesa il sentimento del giorno ma, ancora una volta, una grande meraviglia. Che mondo di pietra fantastico questa distesa che ricorda il deserto, che suggestione impagabile la percezione del respiro  della montagna così forte come non mi era successo mai, via via più naturale fino a confondersi col mio.
Un attimo di disorientamento, la gioia di ritrovarmi, la preziosità dei sorrisi amici.
Volevo forse la luna... oggi l'ho avuta per davvero!

La consolazione, la felicità era tale che il modo di raggiungerla non aveva più alcuna importanza.
(da "Un Amore" di Dino Buzzati)

martedì 20 agosto 2013

confini


sabato 17 agosto
Corde, carrucola, EE... ma cosa si prospetta per quest'erscursione? In un primo momento credo si tratti di una burla e me la rido, poi quando realizzo che scherzo non è, sono assalita dal panico e infine cerco di convincermi che è solo questione di testa e ci riuscirò, così come faranno gli altri.
Fortificata da buoni propositi di ogni tipo, arrivo al punto di incontro in anticipo perciò devio per un caffè al bar di un'amica, che appena mi vede immediatamente mi chiede "allora sei pronta all'impresa"? Oh..le voci girano a quanto pare..." replico sorridendo. Comunque sia, oggi sono pronta per qualsiasi meta,  tal quale Rambo, nulla mi fermerà.
Giunta al punto di incontro, apprendo dalla nostra guida che il percorso è ....impraticabile e pertanto, in alternativa, visiteremo l' Olt de val d'arc.
Oh questa è bella...ho  in corpo un bel po' di quella determinazione a superare i miei  limiti fisici e mentali che mi ero prefissata, che ora provo un mix di  leggero disappunto più che di sollievo come avrei potuto immaginare.
Tuttavia la nuova meta, già negata durante un'altra escursione nei pressi, è molto invitante perciò mi rallegro all'istante dell'opportunità.
Durante l'escursione i panorami sono deliziosi, belli per davvero.
Quando arriviamo a destinazione, un luogo di confine così carico di contese dal tempo del feudalesimo, sono indubbiamente emozionata. Cerco di cogliere il genius loci e la spiegazione storico geologica della nostra guida, ma evidentemente in questo luogo così magico l'effetto del suo passato è la causa del suo futuro.  Vorrei estraniarmi da generose merende e bevande super alcooliche che chiassosamente escono  dai troppi zaini diventando protagoniste, per poter immaginare le scorribande del passato per la conquista dei pascoli generosi dei dintorni, le intermediazioni, gli accordi, i personaggi del tempo.... ma stavolta proprio non riesco, neanche a leggere le effigi incise sulla roccia... insolito digiuno.
Tornati a gruppetti  sparsi e separati verso le auto, una decina di noi rimane a festeggiare  inaspettatamente il compleanno di un amico con un brindisi di birra.
Da quel momento, aihmè, inizierà la farsa tra me e la cameriera che mi crede ubriaca e che procurerà un susseguirsi di risate generali  per alcune ore spensierate, come un arcobaleno dopo il temporale.
Olt de val d'arc, tornerò... ma per un'escursione senza confini.

"Campanellino, perché non riesco a volare?"
"Peter Pan, per volare hai bisogno di ritrovare i tuoi pensieri felici"
(James Barrie)


domenica 18 agosto 2013

Brent de l'Art




Profonde e orride gole, strati alternati di scaglia rossa e scaglia cinerea e acque cristalline, sono il fondale della nostra escursione mattutina in Valbelluna.
Ho ancora in corpo un bel po' di quella determinazione a superare qualcuno dei miei numerosi limiti che mi ero prefissata nell'escursione di ieri, quindi se 24 ore fa mi sentivo una “Rambo” in gonnella, oggi sarò “Indiana Jones de noaltri”!
Siamo a Brent de l'Art, una forra dalle mille suggestioni. Riuscire ad avventurarmi in posti come questo relativamente con facilità, malgrado le mie risapute “doti atletiche” , mi dà una spinta a sentirmi più sicura, a convincermi che posso a piccoli passi avere ancora un margine di miglioramento e continuare ad esaudire i miei piccoli grandi sogni.

lunedì 24 giugno 2013

Castellazzo (che sollazzo)


A oriente, una luce rosata indica l'incombente sorgere del sole, mentre la luna piena,  ancora così incredibilmente luminosa, verso occidente si avvia pigramente a calare.
Malgrado sia  domenica,  il suono della sveglia è stato assai gradito; è la prima vera escursione dell'estate a chiamare ed io, con grande gioia,  rispondo "presente!"
Destinazione cambiata all'ultimo momento, mi avvio euforica al volante della mia piccola utilitaria che come un veliero mi porterà in luoghi lontani, imbarcando sulla via una cara Amica, ancora una volta compagna d'avventura di evasione dalla quotidianità.
E' con noi fin da subito un'allegra sintonia, siamo le prime ad arrivare al parcheggio di passo Rolle e divertite ci incamminiamo verso il monte Castellazzo. Guadagnata capanna Cervino siamo baciate dal sorgere del sole, e le cime intorno a noi sembrano diventare sempre più luminose al nostro  passaggio. Contemporaneamente, neanche fossimo due fate, inizia la sfilata delle fioriture alpine al ritmo del nostro batticuore, che sia merito delle bacchette del nordic ? 
Genziane, papaveri di montagna, rododendri e decine di altri fiori comparendo qua e là ci mandano in visibillio ,  non sappiamo più dove guardare nè cosa fotografare!
Salendo  verso la cima del monte Castellazzo  calpestiamo l'ultima neve e, in un'atmosfera paradisiaca dove la natura circostante armonizza ogni viandante col creato,  compare all'improvviso  la statua del "Cristo pensante".
Appresso la pausa panoramica,  arriva la "folla" che abbiamo avvistato "salire in processione" così noi scendiamo compiaciute in compagnia di un vento impetuoso foriero di grossi nuvoloni grigi.
I nostri cuori affiatati  se la ridono beati, colmi di gratitudine.

domenica 16 giugno 2013

nessun messaggio ricevuto?



Quando un amico ti regala un libro perchè vuol comunicarti e far vivere anche a te le belle sensazioni che ha provato leggendolo, è sempre una gioia. Mi piace immaginare quali saranno le frasi che avrà riletto facendole proprie, quali lo avranno emozionato più di altre, quali avrà scorso di fretta, Insomma, ricevere il messaggio che voleva comunicare.

Ed è così che me lo son goduto il libro di Giuseppe Micheletto  "Nessun messaggio ricevuto ?"  di cui Marco, proprio uno dei tre protagonisti, mi ha omaggiata di una copia con dedica illustrata dell'autore.
Durante la lettura, riaffioravano nitide le immagini che Marco aveva di volta in volta pubblicato in internet passandomene il link  la domenica sera cosicchè io, così fisicamente diversa,  potessi sentirmi un po' partecipe di un'esperienza tanto bella, ma che obiettivamente non faceva per le mie possibilità.
Oltre le parole, scritte evidentemente con una certa emozione che già riflettevano benissimo i fatti accaduti e la sensibilità e passione dei tre amici,  avevo presenti le immagini proprio come quando passavano sullo schermo del mio pc. Mi ricordavo soprattutto le frasi sui vari disegni come,  "manca la Laura senza di lei ci siamo persi più volte" sulla via Ossobuco del Pizzocco e soprattutto le foto stupende al bivacco Murelon.

Malgrado le molteplici differenze tra noi, moltissime sensazioni a colori narrate in questo volume sono affini a quelle che ho la fortuna di vivere con i miei amici più cari, anche noi così variegati eppure coi cuori sulla stessa lunghezza d'onda come i vostri.
Grazie davvero ! ...E complimenti a uno, a due e a tre !!!

                                                           
p.s.: alla prima occasione, ragguaglio sugli altri moltissimi messaggi ricevuti... e non è uno scherzo!  ;-)



sabato 8 giugno 2013

il giallo della domenica





Era da tempo che aspettavo di calcare i luoghi dei "Miracoli di val Morel".
Come il protagonista de "Il deserto dei tartari", l'attesa cominciava a logorarmi , finchè oggi, finalmente, ne ho avuto a sorpresa piena soddisfazione.
Nello scenario delizioso di un gioioso sboccio di centinaia di grappoli dorati di   maggiociondoli, ho avuto  la dolce conferma di amicizie affiatate e nuove estrose conoscenze interessanti.
Come una ventata di serenità e di luce, hanno acceso il mio buonumore dopo qualche giornata di bigia malinconia.

Questa pianta, detta anche "pioggia d'oro" era ritenuta magica e simbolo del dubbio per i suoi semi che mentre sono innocui per cervi, lepri e conigli, ed in genere per gli animali selvatici, sono invece velenosi per l'uomo e per gli animali domestici. Vuole la leggenda che nei tempi passati le streghe usassero il Maggiociondolo per preparare bevande psicoattive che davano loro senso di LEGGEREZZA E INCOSISTENZA DEL PESO CORPOREO. Questo fatto che si può interpretare come il così detto "volo della strega", in quanto durante i loro raduni estatici esse cercavano di trasferire la loro coscienza e consapevolezza in altri mondi, portava le streghe a farsi riconoscere tra di loro utilizzando una verga, che rappresentava l'emblema della loro arte, questa era di maggiociondolo, simbolo del volo e della vittoria sui vincoli del corpo e della materia. Forse da qui nasce il mito della STREGA che vola sulla scopa, durante l'inquisizione molte "verghe sospette" furono camuffate da scope, infilate in mazzi di saggina, passarono per normali utensili.

I momenti cupi e tristi nella vita sono molti. Assapora quelli felici e fanne tesoro.
- Dal libro di vetta del Pizzo Leone -


 


giovedì 30 maggio 2013

raggio di sole


Pausa pranzo di una giornata grigia del terzo giorno della settimana e dei nuovi 100 giorni della disfida.
Trangugiato un toast con alcuni colleghi al bar mi resta solo mezz'ora di libertà.
Guardo il cielo e proprio come cantava Celentano quand'ero bambina..." il pomeriggio è (fin) troppo azzurro per me". Quasi non ci credo, finalmente tra le nuvole s'intravvede il sognato cielo turchino e luminoso  e perciò non resta che partire prontamente per l'anello della campagna.
Un passo svelto dopo l'altro, m'incammino osservando allegra le nuvole di panna.
Più tardi rientrata in ufficio rivedo mentalmente in sequenza  fotogrammi  di sole,  fiori che ondeggiano nei campi e ancor più variopinte peonie veramente bellissime sbucare dalle recinzioni dei giardini.
Mi gusto una sensazione di pace. Fuori, dannatamente, ... ricomincia a piovere.


lunedì 27 maggio 2013

ricarica


Quando, pur  intravvedendo la luce,  ancora non si è usciti da quella zona d'ombra in cui accidentalmente ci si è venuti a trovare, succede che talvolta si naviga  in un mare di malinconia con esagerata sensibilità.
Poi succede che un invito gentile ti scrolla di dosso quella comprensibile ma fastidiosa negatività e all'improvviso, cullati dalla tenerezza dell'Amicizia,  come un tempo  torna il sole  dentro come fuori.
Il turbinio di pensieri si quieta ed ogni cosa riprende il suo posto.

oyeah! Ci risiamo  giorno1/100  






sabato 20 aprile 2013

consapevolezza



Un giorno di sole, proprio quando le giornate corte dell'inverno iniziavano a farsi più luminose, ho intravisto, sembrava in lontananza, il tunnel da varcare in questo inspettato percorso obbligato.
Speranze, rassicurazioni, intervallate via via da uno stillicidio di referti sempre più tristemente infelici. Impotenza totale. Poi, più che rifiuto come si potrebbe immaginare, consapevolezza che sia una via forzata da affrontare armati di fiducia.
Un labirinto di emozioni forti, di limitatezza umana, dal quale usciremo. 
Sorridendo.

venerdì 1 marzo 2013

una bella lezione


Non sono state novità entusiasmanti quelle che mi sono state prospettate oggi al lavoro. Un cambiamento per accontentare chi si lamenta, uno scarica barile alquanto sgradevole, argomentazioni davvero... vomitevoli.
Evento inaspettato, sgradita sorpresa.
E vabbè che sarà mai, seppur sconcertata mi dico che la vita è fuori, me la caverò e che non è un serio problema.
Probabilmente la mia faccia non esprime esattamente  quest'ultimo concetto poichè Mathieu, un senegalese dirimpettaio al mio ufficio mi distoglie dai mei pensieri, quando  lasciatomi il portone alle spalle,  mi chiama per salutarmi con uno sfavillante sorriso esclamando incoraggiante :
- Guarda  che gran bel sole abbiamo oggi ! -
In effetti ero così arrabbiata che non me ne ero neppure avveduta.
- Sìììì davvero - , rispondo sforzandomi di ricambiargli il bel sorriso,  aggiungendo
- ci sarà anche i prossimi giorni! -
Mi sento già rassenerata.

A migliaia di chilometri dai tuo cari, probabilmente con grattacapi più grossi dei miei, mi hai dato una gran bella lezione,  Amico, e ne farò tesoro.
Cara estate porta via l'inverno
Quello chiuso dentro, impolverato e
fermo
Rendi più leggero a tutti il cielo
E vestici di chiaro, scolorisci ovunque
il nero
Dici che si può dimenticare
col portone chiuso dietro solo andare
Dici che cadremo sempre in piedi
Ma l'estate arriva solo se ci credi
(G.Pacifico - Solo se ci credi)

domenica 3 febbraio 2013

nuvoletta di polline


Le camminate di mezz'ora scorrono oramai d'abitudine una dopo l'altra.
Ora che le giornate cominciano ad allungarsi percepisco che, solo a volerlo, potrà proseguire quel  sogno inziato  neppure un anno fa...
Eh sì, son malata di qualcosa che assomiglia al mal di montagna, questo virus al quale supponevo indiscutibilmente da sempre di esser immune, scorre ora impetuoso nelle mie vene.
Il solo  pensiero di misurarmi a raggiungere nuovi  rifugi montani mi dà una sferzata di allegra vitalità.
E' bellissimo esser stata contagiata  in questa passione, da chi ne ha un gran febbrone e  non si avvede neppure di quanto bene regali.
Scuotendo un rametto di nocciolo fiorito  si fa uscirne una nuvoletta di polline giallo e  ci si diverte... senza immaginare cosa potrebbe infiammare in un allergico.

Qualunque cosa tu scelga per te,
inizia dandola a qualcun altro.
Se scegli di essere felice,
fa’ che un altro sia felice.
Se scegli di essere ricco,
fa’ che un altro sia ricco.
Se scegli di avere più amore nella tua vita,
fa’ che altri abbiano più amore nella loro.
Fallo sinceramente,
senza nessuna aspettativa di guadagno personale,
e tutto ciò che darai agli altri arriverà a te.
L’atto stesso di donare qualcosa
ti fa capire che hai quella cosa,
per questo puoi donarla.
Poiché non puoi donare ciò che non hai,
la tua mente raggiunge una nuova conclusione,
un Nuovo Pensiero, e cioè:
tu devi avere la cosa in questione,
altrimenti non potresti donarla agli altri.
Questo nuovo pensiero diventa allora un’esperienza.
Inizi a “essere” in quel modo.
E quando “sei” qualcosa
hai già messo in moto tutti gli ingranaggi
della macchina più potente dell’universo:
il tuo Sé Divino. Ciò che sei, crei.
Il circolo è completo,
e la cosa che hai creato
inizia a manifestarsi nella tua esperienza fisica.
Neale Donald Walsch

mercoledì 2 gennaio 2013

un anno intero


Congratulazioni per essere giunto con successo
al traguardo dei 365 giorni
correndo o camminando
ogni giorno per almeno 30 minuti
per un anno intero senza interruzione.

Questo il testo pervenutomi nell'e-mail della rivista on-line "E-podismo" nelle prime ore di questo 2013.
Ebbene sì, ci sono riuscita anche se ero molto più stupita e gasata al raggiungimento della meta iniziale, i primi 100 giorni. In realtà, che sarà mai se non un esercizio di determinazione? E' diventata una bella abitudine, una delle sorprese di questo 2012 appena sfumato, una specie di "annus mirabilis". Non dimenticherò facilmente le emozioni che mi hai regalato e le giornate da sogno che ho vissute, l'amicizia che mi accompagnato, le novità stimolanti, la pazienza di chi mi ha sopportata, le dolci soddisfazioni e il sollievo di aver lasciato alle spalle quel che non mi piaceva più.
Chissà se riuscirò a combinare qualcosa di buono anche nel corso quest'anno appena nato, sento di volerlo e di  meritarlo e quindi si ricomincia - c'è n'è da lavorare -  del resto cercar di migliorare può dipendere solo da me!
“La vita è come il marmo grezzo e noi siamo gli scultori. Possiamo scolpire la nostra esistenza rendendola qualcosa di meraviglioso o possiamo renderla qualcosa di orribile: è tutto nelle nostre mani.”
Cathy Better