martedì 20 agosto 2013

confini


sabato 17 agosto
Corde, carrucola, EE... ma cosa si prospetta per quest'erscursione? In un primo momento credo si tratti di una burla e me la rido, poi quando realizzo che scherzo non è, sono assalita dal panico e infine cerco di convincermi che è solo questione di testa e ci riuscirò, così come faranno gli altri.
Fortificata da buoni propositi di ogni tipo, arrivo al punto di incontro in anticipo perciò devio per un caffè al bar di un'amica, che appena mi vede immediatamente mi chiede "allora sei pronta all'impresa"? Oh..le voci girano a quanto pare..." replico sorridendo. Comunque sia, oggi sono pronta per qualsiasi meta,  tal quale Rambo, nulla mi fermerà.
Giunta al punto di incontro, apprendo dalla nostra guida che il percorso è ....impraticabile e pertanto, in alternativa, visiteremo l' Olt de val d'arc.
Oh questa è bella...ho  in corpo un bel po' di quella determinazione a superare i miei  limiti fisici e mentali che mi ero prefissata, che ora provo un mix di  leggero disappunto più che di sollievo come avrei potuto immaginare.
Tuttavia la nuova meta, già negata durante un'altra escursione nei pressi, è molto invitante perciò mi rallegro all'istante dell'opportunità.
Durante l'escursione i panorami sono deliziosi, belli per davvero.
Quando arriviamo a destinazione, un luogo di confine così carico di contese dal tempo del feudalesimo, sono indubbiamente emozionata. Cerco di cogliere il genius loci e la spiegazione storico geologica della nostra guida, ma evidentemente in questo luogo così magico l'effetto del suo passato è la causa del suo futuro.  Vorrei estraniarmi da generose merende e bevande super alcooliche che chiassosamente escono  dai troppi zaini diventando protagoniste, per poter immaginare le scorribande del passato per la conquista dei pascoli generosi dei dintorni, le intermediazioni, gli accordi, i personaggi del tempo.... ma stavolta proprio non riesco, neanche a leggere le effigi incise sulla roccia... insolito digiuno.
Tornati a gruppetti  sparsi e separati verso le auto, una decina di noi rimane a festeggiare  inaspettatamente il compleanno di un amico con un brindisi di birra.
Da quel momento, aihmè, inizierà la farsa tra me e la cameriera che mi crede ubriaca e che procurerà un susseguirsi di risate generali  per alcune ore spensierate, come un arcobaleno dopo il temporale.
Olt de val d'arc, tornerò... ma per un'escursione senza confini.

"Campanellino, perché non riesco a volare?"
"Peter Pan, per volare hai bisogno di ritrovare i tuoi pensieri felici"
(James Barrie)


domenica 18 agosto 2013

Brent de l'Art




Profonde e orride gole, strati alternati di scaglia rossa e scaglia cinerea e acque cristalline, sono il fondale della nostra escursione mattutina in Valbelluna.
Ho ancora in corpo un bel po' di quella determinazione a superare qualcuno dei miei numerosi limiti che mi ero prefissata nell'escursione di ieri, quindi se 24 ore fa mi sentivo una “Rambo” in gonnella, oggi sarò “Indiana Jones de noaltri”!
Siamo a Brent de l'Art, una forra dalle mille suggestioni. Riuscire ad avventurarmi in posti come questo relativamente con facilità, malgrado le mie risapute “doti atletiche” , mi dà una spinta a sentirmi più sicura, a convincermi che posso a piccoli passi avere ancora un margine di miglioramento e continuare ad esaudire i miei piccoli grandi sogni.