giovedì 25 dicembre 2014

un altro Natale


25.1.2014 covol de le vane - foto di Aldo De Bastiani

Il rendez-vous della notte di Natale è poco lontano dalla magica Valcanzoi, nella minuscola piazza del Borgo di Culogne a tarda sera.
Siamo accolti con insperato calore dal gruppetto che si è formato alla partenza e quando, poco dopo, imbocchiamo la ripida strada silvopastorale, andando incontro alla natura, alle tradizioni, a quell’insieme di emozioni e di idee che aprono la mente e il cuore penso che sì, un altro Natale è forse possibile.
Lungo il cammino, alla luce di un'antica lanterna a petrolio, con sottofondo di un torrente che scorre, ci viene raccontato di quanto sia misterioso questo luogo.
Il “troi de le Vane” è infatti il regno delle Anguane, leggendarie e a volte inquietanti figure femminili che si narra vivessero in ambiente silvestre nei pressi dei ruscelli.
Manca poco a mezzanotte quando arriviamo al covol (grotta) delle Vane accolti dallo scoppiettar del fuoco che illumina la scena della natività e riscalda il cuore di ciascuno.
A riscaldar le membra ci penserà invece un buonissimo e caldo vin brulè e le insuperabili leccornie comparse quasi per magia grazie ai nostri simpatici “folletti del bosco”.
Seduti su balle di fieno, a raccontare in semplicità nostri Natali migliori e a cantar “Tu scendi dalle stelle” tenendoci per mano, in sintonia come ci conoscessimo da sempre, è stata la miglior strenna desiderabile.
Lontano dal tourbillon dei consumi, a stretto contatto con i gli elementi naturali terra, acqua, fuoco e aria come a ritrovar una sorta di personale “quintessenza”, per comprendere che
sì, ci può ancora essere davvero un BUON Natale!

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