sabato 27 ottobre 2012

un bicchiere di sole


"Invitami a bere un bicchiere di sole spiegami  senza parlare che gusto ha..." canta Malika Ayane dalla mia autoradio, mentre, chiesto ed ottenuto un insperato permesso per l'uscita anticipata dal lavoro, mi dirigo divertita verso gli amici che mi stanno aspettado per una gita a sorpresa. Un qualcosa che avrei potuto desiderare ma non osavo, che  senza pensarci probabilmente speravo.

Con spontanea allegria arriviamo alla meta, il suggestivo lago di Calaita,  muovendoci in  un tripudio di colori, riflessi e luci  emozionanti.
I sensi sono saziati dalla natura così esuberate che a momenti mi sento fantasticare di precipitare nel lago per un bagno di colore  e poi di volare sulle Pale librando sopra il bosco macchiato dai caldi colori autunnali in una sensazione di gradevole serenità.
What a wonderful world, Amici!





Domani giorno 3OO della disfida

lunedì 22 ottobre 2012

ricreazione


Quando, oggi che è domenica, la sveglia mi chiama ancor prima del solito, mi abbandono al nuovo giorno sorridendo. Dopo pochi minuti, a bordo della mia piccola ed agile utilitaria,  eccomi già  sulla strada, musica a tutto volume, a fendere le prime deboli nebbie autunnali pur  sotto un cielo  luccicante, verso una giornata da vivere intensamente.
Ripensando alle mie mete della magica estate 2012, in effetti il lago fino ad oggi  non aveva risposto all'appello, così, dopo un buon  caffè del buongiorno con gli Amici, si parte senza indecisioni ciascuno verso la propria meta.
Io e Maria, la più giovane e saggia delle mie Amiche,  ci dirigiamo verso il parco naturale di Panaveggio dove, tra magici panorami,  giungiamo agli ameni laghetti del Colbricon.
Il riflesso delle cime innevate e il giallo vivido dei larici dentro gli specchi d'acqua, così nitido e sorprendente, ci dà una gaiezza molto simile alla ricreazione dei tempi della scuola elementare. Ci abbracciamo, esultiamo allegre ed emozionate in sintonia, sentiamo le farfalle nello stomaco, la vita è bella!
Ricreazione perchè è un rigenerarsi dalla quotidianità, dalle inevitabili piccole delusioni che a volte arrivano proprio da chi non te l'aspetteresti, dall'insofferenza di ripetere le cose venute a noia che, fortunatamente, non ti appartengono più.
Un creare di nuovo, un rimodellarsi migliorando.


domenica 14 ottobre 2012

la regina e i quadrupedi


Oggi nessun programma sembra in sintonia con le mie frequenze ma a metà pomeriggio non ce la faccio più..sento la vocina che mi chiama e... vado!
Esco di casa con il mio fido lettore mpr3 carico di bella musica e ...giù per i campi a passo lesto!
Sono ormai al giorno 288 della disfida di e-podismo.
Immagino di vedere le mie mezz'ore come fossero vagoni di un treno incredibilmente mai deragliato  che ora percorro a ritroso nella memoria come in un rewind.
Dopo qualche chilometro svanisce anche quella certa malinconia che mi avvolgeva fin dal mattino e ora, intravista in lontananza la rocca d'Asolo, mi prefiggo di...raggiungerla. Poco dopo aggredisco la salita come mai  prima d'ora e quasi senza renderme conto con sorpresa mi trovo in breve tempo, ancora senza fiatone,  sotto la gradinata che porta alla fortezza simbolo di Asolo. Non indugio a zigzagare fra i turisti che sostano ad ogni gradino ora per  fotografare i dolci panorami ora le piante degli olivi ormai cariche di frutti.
Come il tempo passa inesorabile così io scandisco i gradini coi miei passi senza fermarmi mai.
Nonostante ora senta forte  il mio respiro, accelero man mano che mi avvicino alla meta.
Aggiro il fortilizio che domina la bella cittadina e comincio a scendere, felice, lungo la strada secondaria così da non incontrare nessuno fino alla chiesa di San Gottardo. Da qui in poi, come sempre succede nel centro di Asolo, mi sento in vacanza. Frotte di turisti di ogni età passeggiano caoticamente sotto i portici, noto una signora che cammina su alti tacchi meno disinvolta di un trampoliere, altri fanno la coda per acquistare le caldarroste altri ancora indugiano davanti alle bancarelle del mercatino dell'antiquariato.
Nel chiassoso viavai mi par di sentire un richiamo d'altri tempi. Non mi sbaglio! Tra rulli di tamburi musiche e balletti dell’epoca, assisto, in una magica atmosfera, alla rievocazione storica dell’arrivo e l’insediamento in Asolo della Regina Cornaro ed il suo seguito. Davvero una bella sorpresa!
Quindi riparto e come il fiume verso il mare vado giù in naturalezza  per la discesa della solitaria via Riformati. Quando poi sto attraversando la piana dei campi,  4 cani per strada (ah, De Gregori!) corrono veloci abbaiando come ossessi verso di me, e uno di loro mi seguirà fino a casa malgrado i miei timidi incitamenti "torna a casa Lassie" . Insolita la scena di io che cammino allungando il tragitto in curve continue per liberarmi del cane  e lui sempre a scodinzolarmi attorno come fossi la sua padrona. La misura sarà colma quando da un'auto mi arriveranno gli improperi per l'improvvido attraversamento della carreggiata del "mio" quadrupede!

288
E’ lontano solo ciò che non ci interessa veramente raggiungere