lunedì 24 giugno 2013

Castellazzo (che sollazzo)


A oriente, una luce rosata indica l'incombente sorgere del sole, mentre la luna piena,  ancora così incredibilmente luminosa, verso occidente si avvia pigramente a calare.
Malgrado sia  domenica,  il suono della sveglia è stato assai gradito; è la prima vera escursione dell'estate a chiamare ed io, con grande gioia,  rispondo "presente!"
Destinazione cambiata all'ultimo momento, mi avvio euforica al volante della mia piccola utilitaria che come un veliero mi porterà in luoghi lontani, imbarcando sulla via una cara Amica, ancora una volta compagna d'avventura di evasione dalla quotidianità.
E' con noi fin da subito un'allegra sintonia, siamo le prime ad arrivare al parcheggio di passo Rolle e divertite ci incamminiamo verso il monte Castellazzo. Guadagnata capanna Cervino siamo baciate dal sorgere del sole, e le cime intorno a noi sembrano diventare sempre più luminose al nostro  passaggio. Contemporaneamente, neanche fossimo due fate, inizia la sfilata delle fioriture alpine al ritmo del nostro batticuore, che sia merito delle bacchette del nordic ? 
Genziane, papaveri di montagna, rododendri e decine di altri fiori comparendo qua e là ci mandano in visibillio ,  non sappiamo più dove guardare nè cosa fotografare!
Salendo  verso la cima del monte Castellazzo  calpestiamo l'ultima neve e, in un'atmosfera paradisiaca dove la natura circostante armonizza ogni viandante col creato,  compare all'improvviso  la statua del "Cristo pensante".
Appresso la pausa panoramica,  arriva la "folla" che abbiamo avvistato "salire in processione" così noi scendiamo compiaciute in compagnia di un vento impetuoso foriero di grossi nuvoloni grigi.
I nostri cuori affiatati  se la ridono beati, colmi di gratitudine.

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