giovedì 10 maggio 2012

profumo di fiori d'acacia


10 maggio

Mentre finisce di pranzare, mia figlia sedicenne mi interroga per sapere dove abbia intenzione oggi di camminare la mia mezz'ora di disfida. Mi propone,  grazie all'allenamento parigino, un giretto un po' più lungo del consueto. Tornando  da scuola,  ha adocchiato  la chiesetta bianca di San Giorgio sull'omonimo colle panoramico ed è là infatti  che vorrebbe accompagnarmi a  disfidare. Ovviamente non mi faccio pregare e accetto subito con entusiasmo. Detto, fatto, riassettiamo in fretta la cucina e via !
Raggiunta Asolo in auto, per ben iniziare affrontiamo in salita l' "incoraggiante" scalinata che porta alla rocca, per proseguire successivamente sul sentiero del versante nord.
E' un bellissimo e caldo pomeriggio di maggio e la provvidenziale ombra degli alberi ci evita di imperlarci di sudore fin da subito.
Mentre ammiriamo il panorama dei paesini ai piedi del massicccio del Grappa, avvertiamo un profumo intenso, dolce e penetrante: i fiori d'acacia in piena fioritura ci deliziano dell'aroma del  miele e col sottofondo dei fischi dei merli e il frinire dei grilli, avvertiamo che una sensazione di pace  tutt'attorno ci abbraccia benevolmente, una percezione delicata ed appagante.



Ridendo, scherzando, arrancando, arriviamo alla meta avendo incontrato due ragazzi in  mountain bike e due scattanti  walkers dalla tecnica nordic degna del "Pino nazionale". 
Uno  scatto d'orgoglio mi suggerisce un'andatura un po' più...briosa, ma temo non duri più di un paio di minuti vista la salita m'aspetta!
Giunte infine sulla  sommità del colle la brezza ci rinfresca mentre ammiriamo la pianura. Dopo un po' torniamo sui nostri passi soddisfatte.
Nelle due ore e mezza dei nove chilometri  di saliscendi tra i colli, mi  sento tanto fortunata e grata all'universo per avermi donato una figlia  che sento sulla mia lunghezza d'onda e per vivere in un ambiente così delizioso. 

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Gioisco compiaciuta fra le colline ma chissà se prima o poi riuscirò a fare altrettando su qualche vetta dolomitica...chissà...

Non c’è montagna più alta di quella che non scalerò
non c’è scommessa più persa di quella che non giocherò


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