martedì 17 gennaio 2012

appuntamento...sotto la gru



Per il giorno 17 della sifida non immaginavo certo di fare una passeggiata con un panorama così idilliaco.
Già l'oroscopo, sentito alla radio di primo mattino andando al lavoro, prospettava una giornata con poche note positive. Se aggiungiamo una certa ansia per motivi di salute di una persona a me vicina, mi si illustrava una giornata davvero piuttosto grigia e il timore di non riuscire ad onorare la tappa epodistica di oggi sembrava piuttosto concreto.

Una frase condivisa su FB proprio ieri recitava così:
Non diventare mai pessimista: un pessimista l'azzecca più spesso di un ottimista, ma un ottimista si diverte di più. E nessuno dei due può cambiare la marcia degli eventi.
Ho voluto farla mia e mentre in auto mi dirigevo verso l'ospedale di Feltre,  ho avuto una  notizia che neppure il più fiducioso degli ottimisti poteva prospettare avverarsi !
Così a metà pomeriggio mi sono trovata ad avere del tempo libero, ottima occasione per onorare la disfida quotidiana proprio a Feltre, cittadina che mi piace tanto e dove in gioventù ho frequentato la scuola.
Un'occasione fortunata ha fatto sì che mi mettessi in contatto telefonico con colui che, similCaronte, mi ha traghettata da un po' di tempo a questa parte, in un mondo di camminate, montagna e ultimamente perfino di disfide podistiche, che davvero mai e poi mai, avrei immaginato di praticare!!
Stabiliamo l'appuntamento per la passeggiata del giorno 17 sotto una gru, elemento ben visibile, nel quartiere feltrino di Boscariz. Ebbene,  un dedalo di strade e stradine  mi portano sempre a un passo dalla meta ma, dannazione,  ogni volta in un vicolo cieco come fossi nel labirinto di Cnosso! Quando ormai sto per gettare la spugna e, guai l'avessi fatto, eccolo là finalmente il mio Virgilio che spunta all'orizzonte!
Ci dirigiamo verso un posto, Altin,  che mi sembra di conoscere e mi torna alla mente una bella passeggiata assieme agli amici del nordic walking nel mese di  luglio, dove ero arrivata al traguardo a bordo di...una vecchia carriola ! Non mi sbaglio e la partenza è nei pressi di una bella chiesa che purtoppo, essendo privata,  sta andando in rovina così come le case del borghetto, che peccato...
Certo che, con tutto questo camminare, il paragone tra me e gli  ignavi del terzo canto della Divina Commedia condannati a inseguire un'insegna per l'eternità, sorge spontaneo, ah, ah , ah !  Eppure non sono proprio tipo da non prendere posizione, non mi sembra affatto di adeguarmi sempre all'idea del più forte senza averne una mia ...e poi io cammino davvero volentieri, non come una condanna !
Oggi poi, con una guida del genere che senza mai fare il saputello snocciola informazioni sull'ambiente circostante con competenza e al tempo stesso la naturalezza di chi vede oltre le banalità, ho passato un'oretta e più camminando in un posto così piacevole e rilassante da sentirmi totalmente appagata. Le montagne da ammirare, fino a ieri così lontane da me e che adesso mi pare perfin di conoscere, i prati, il bosco, le vecchie case,  le primule, i cavalli, le pozzanghere ghiacciate, il tramonto  e la dolcezza infinita del panorama, hanno fatto di questa giornata una cosa speciale, che serberò come un caro ricordo.

Considerazione di fine giornata: se non mi fossi decisa a mettermi "in moto" , quanti posti, momenti e amici meravigliosi mi sarei persa...

(e anche il giorno 17 , e che giorno, è andato...)


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