“Io la sera
mi addormento e qualche volta sogno perché voglio sognare”.
In una delle
prime albe estive, proprio quando ho fretta di vivere il mio sogno,
eccomi ad arrancare impaziente a bordo della mia utilitaria, dietro
a un TIR per il trasporto delle biomasse, su per i tornanti che portano a Croce d'Aune.
Da
tanto volevo saggiare in solitudine le mie reali possibilità e
cimentarmi in quella sfida personale che per molti altri sarebbe
senz'altro un nonnulla. Raggiungere quanto prima la mia meta è
adesso una questione prioritaria tanto da, parcheggiata l'auto, imboccare il sentiero CAI 801 con una
certa frenesia.
Parto decisa convinta che almeno fin che avrò
fiato guadagnerò un po' di dislivello, poi rallenterò giocoforza.
Compiaciuta proseguo e stranamente non mi fermo.
Certamente è per me inusuale salire posti come questi da sola.
L'ennesimo piccolo scatto verso un livello un po' più alto, e non
solo di quota, che mi rallegra ed incoraggia. Stento a credere, ma
nei tempi previsti dalla tabella CAI, eccolo là il
rifugio Dal Piaz che solitario mi aspetta!
Man mano che mi
avvicino proseguendo tra i crochi e l'ultima neve, costato, con un
certo disappunto che è tutto chiuso. Vabbè, non mi aspettavo un
comitato festeggiamenti, ma il tepore del rifugio dove cambiarmi la
maglietta sudata era una certezza che avevo data per scontata. Che
bel panorama però !
In questo cielo tutto mio, solo le fole di vento a tenermi compagnia.
In questo cielo tutto mio, solo le fole di vento a tenermi compagnia.
Mi cambio la maglietta senza neanche ipotizzare ci possa essere una
webcam nei paraggi e mi accomodo beata sulla panca di legno, come
solo una regina potrebbe sul suo trono, a guardare rapita il mare al di là della pianura.
Che spettacolo emozionante, quale appagamento !
Mi sento viva perchè sono...viva !
Mentre mi dirigo
verso la vicina Busa delle Vette, che di questi periodi sarebbe solita
essere un tripudio esagerato di fioriture, il silenzio melanconico si
fa musica soave.
Questo posto è sempre un'incantesimo ma questa volta c’è una pace
strana; neve intatta sostituisce le abituali fioriture.
Il magnifico
spettacolo imprevedibile si fa grande emozione, una dolce ubriacatura il mio bel premio.
“C'è che
ormai che ho imparato a sognare non smetterò”
(cit. da canzoni di Fiorella Mannoia "I treni a vapore" e "Ho imparato a sognare")
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