Così come nella vita, anche durante le uscite per la disfida dei cento giorni, in verità non si sa mai quel ci aspetta davvero, guarda oggi per esempio.
Soffia un vento gelido che si accompagna a qualche fiocco di neve.
Appena fuori dall'uscio di casa sono attratta, guardando in direzione del campo, da quel che a colpo d'occhio sembra un turbinio di foglie che sale e che scende. Mi avvicino e guardo meglio per capire che è ...una ola di uccelli!!! Storni e fringuelli sembrano mitici Top Gun lanciati in una missione da togliere il fiato!
Proseguo frizzante in direzione del bosco, che d'inverno ha un fascino misterioso, quando scorgo un pettirosso che mi fa sciogliere dalla tenerezza...
Ora torno tra i vigneti e poi scendo soddisfatta verso il torrente quando, possibile?!... plana sull'acqua un candido uccello bianco, forse un gabbiano. Neppure il tempo di mandare un pensiero al libro di Richard Bach, regalo adolescente indimenticato di una cara amica, che si alza in volo la classica silhouette elegante di un airone cinerino. Placidamente si libra nell'aria e io, incantata, mi sento vibrare dall'emozione. Torno strabiliata sui miei passi solo quando lo perdo di vista.
Ma non è finita! Oggi a quanto pare è la fiera dell'incredibile: mi sento quasi mancare quando nel mio i-pod ha inizio "La favola degli aironi", dolcissima canzone di Branduardi, ideale colonna sonora per il mio rientro a casa.
Grazie, grazie e ancora grazie alla disfida e a chi mi ci iniziò !!!!!!
Mi piace come scrivi e quel che scrivi! Smack!
RispondiEliminaD.