lunedì 13 febbraio 2012

terapia d'urto


Oggi son tornata dal lavoro così infreddolita che ho pensato bene di andarmene subito a letto per scaldarmi un poco. Immaginavo che per ristabilirmi bastasse mezz'oretta ma evidentemente sono stata attaccata da qualche virus da raffreddamento e mi sono svegliata solo quando ormai s'era fatto buio. Oddio, e la disfida? Non posso gettare la spugna proprio ora che siamo quasi a metà del percorso, nè sostituire la mezz'ora di camminata con altrettanta di sonno. Maledizione, non mi sento affatto bene e per un attimo temo proprio che dovrò arrendermi.  Mi irrita il solo pensiero che qualcuno possa azzardare un "te l'avevo detto"... Vado così di aereosol, the col miele, tachipirina e via dicendo, mi imbacucco neanche partissi per una spedizione al polo nord e verso le otto provo impavida ad uscire. Un brivido inizia dalle gambe e sale freddo su per la schiena, suppongo di avere anche qualche linea di febbre,  chissà... Il passo pian piano si adegua alla musica più tranquilla del mio i-pod e dopo un poco comincio a sentirmi più sicura, le gambe obbediscono al ritmo che impongo loro e, sebbene con un ritardo sette minuti , porto a casa contenta la tappa numero 44.
Anche queste son soddisfazioni !
44


Nessun commento:

Posta un commento