Scelgo di entrare nel vortice delle faccende da sbrigare non appena avrò esaudita la tappa quotidiana della disfida.
Eccomi così ad uscire verso le tre del pomeriggio con l'idea di cambiare percorso e tuttavia prendere proprio l'abituale sentiero dei campi dietro casa. Il panorama è sempre lo stesso, solo le montagne verso nord al di là delle colline oggi sono ammantate di una bianca copertura. Fa freddo e senza il sole tutto mi sembra più grigio, come il cielo del resto.
Giusto per cambiare qualcosa in questa monotonia, invece che la solita musica cerco nell'i-pod i programmi radiofonici che scarico regolarmente tra i miei preferiti e oggi sarà il turno di Barbara Alberti, "La guardiana del faro" di Radio 24.
Non credo alle mie orecchie, sembra che in questa puntata parlino proprio di...me! Mi ci trovo pari, pari.
Sono un'estroversa e con gli amici, i veri amici, riconosco talvolta di essere una donatrice...molesta, ultimamente di libri prevalentemente. Credendo di avere una brillante idea a volte esagero, da poco mi è capitato forse di infastidire, addirittura. Senza volere faccio qualcosa di troppo, e poi mi trovo a dover rimontare, rimontare, rimontare...infine sono perdonata, ma un'azione che mi sembra familiare, il fatto che un simbolo della mia amicizia diventi un gesto indelicato un poco mi fa soffrire.
In un mondo dove i rapporti sono grossolani questo potrà sembrare un problema fuori del tempo ma ancora non mi sono convertita a Budda e non ce la faccio ad amare con distacco e a rinunciare alla confidenza a cui porta l'amicizia.
Perciò la conduttrice del programma radiofonico mi trova completamente in sintonia alla fine della puntata quando, impossibile darle torto, sentenzia che: "meglio sembrare dei vicini di casa di Emily Dickinson piuttosto che compagni di secolo di Emilio Fede"!
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*** giorno 33 *** |
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